Corrispondenza

Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 30/06/1886

Data

Data
Milano, 30 giugno 1886

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Genova

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, due facciate scritte.
Sulla prima facciata, impresa e intestazione a stampa del R. Stabilimento Ricordi.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                                        Milano 30 Giugno 1886.
Illustre Maestro.

              Appena ricevuta la sua, fui invaso dal furore d’Orfeo: le dò un saggio delle mie declamazioni:
     “Oh! fiasco orribile!
     Quale rossor per le guancie diffondesi!
     Fulmini!... fulmini dal Ciel invoco,
     Mi precipitino nell’atro baratro
     E mi travolgano fra cupi gemiti!
     Atroce! atroce!... cenere e coccolla
     Celate il mio rossor in chiostro!... in chiostro
     A pianger lungo sul mio fiasco orrendo!
     In chiostro!... inchiostro!... inchiostro!!” (morendo le parole!)
                                      –––––––––––––––––––––––––––
          Ciò le darà un’idea, appena vaga sì, ma più che sufficiente!... dello stato dell’animo mio!... Non mi dò per vinto, però... e le manderò altri campioni. Intanto, se non li ha gettati via, la prego ritornarmi i campioni fiascheggiati, che a Lei non servono. Io invece vi conto sopra e molto: ho due progetti – O serviranno in studio, ove di simile liquore se ne consumano litri parecchi: o li manderò a Tamagno, perché ne cominci a usare poco per volta in bagno, aumentandone la dose, fino a che diventi di quel bel color nero, ché è così tanto desiderato!...
                                      –––––––––––––––––––––––––––
          Ed ora, Illustre Maestro, chiedendole venia se ho scherzato sul mio fiasco, la ringrazio dell’onore fattomi colla stimata Sua.
          Circa alla Signora Pantaleoni, nutro fiducia che potrà soddisfare alle di Lei esigenze: è indubbio che ha grandissimo talento, una pronuncia chiara, efficace. Ella osserva giustamente che, tanto nella Gioconda, che nella Delorme il maggior successo l’ha nel 4° Atto, cioè ne’ punti i più drammatici: ma è altresì vero che è precisamente in questi due ultimi atti che si trova la musica migliore. Non ho mai udito le Villi, ma so che la parte del soprano è di una ingenua giovanetta, ed anche in questa la Pantaleoni ebbe gran successo...  sed supremo judice sententiam manet.
          Prego ringraziare la Siga Peppina per la gentile sua lettera, e dirle che la salute generale di piccoli e grandi è buona – noi speriamo e desideriamo ottima la loro – Buona cura dunque, e mi conservi preziosa la di Lei benevolenza.
                                                                                                   Dmo Giulio Ricordi

Note



Posseduto Insv
Fotocopia (n. 41/59).

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 44-45.

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Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 30/06/1886

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