Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Antonio Ghislanzoni, 31/12/1884

Data

Data
Genova, 31 dicembre 1884

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Lecco]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, tre facciate scritte. Qualche leggera abrasione e strappo lungo le piegature del foglio.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
Ignota

Trascrizione


[... Anche voi l’avete con gli autoruzzi (così dite) moderni! Succede quello che i nostri hanno preparato 20 o 25 anni fa, quando istituirono in Italia la prima Società del Quartetto. Bellissima cosa in se stessa, ma che doveva riescire fatale per noi. Era facile prevederlo! Il Dilettantismo, il Giornalismo, la Moda hanno gridato Hosanna, ed il pubblico s’annoia e tace. Non sa più né fischiare né applaudire come ai nostri tempi. Ma allora s’abbandonava alla propria impressione; ed ora ha paura di compromettersi. Dunque lasciamo correre e lasciamo andare le cose fino in fondo ...]
[... Quando vi vedrò? Chi sa! Ma voi che al par di me vivete come un’orso non potreste in quest’estate per qualche tempo cambiar tana e venir a St Agata? ...]

Note

Lettera battuta presso Sotheby’s Londra, il 21 novembre 1990, lotto n. 390. Nel cataolgo è descritta di «3 pages, 8vo, some splitting at folds, some foxing, small owner’s stamps, affecting one word» e circa il contenuto: «Characteristic autograph letter signed (“GVerdi”), to the librettist Antonio Ghislanzoni, about modernist symphonic tendencies in music, in which Verdi recalls that the activities of the “Società del Quartetto” foreshadowed present developments and derides the acclaim given to modern music by journalists and dilettantes, pointing out that such enthusiasm leaves the public confused and alienated, unsure what is supposed to be good music or bad; Verdi notes that he has heard that the librettist has been at work, suggests that they cease living like bears and that Ghislanzoni pay him a visit».
Citata anche nel catalogo Libreria Grifoni di Bologna, n. 10 (1990): «528 - VERDI GIUSEPPE. / l.a.f. “G. Verdi”, datata in Genova 31.12.1884, diretta all’amico Antonio GHISLANZONI, celebre librettista. – 2 PAGINE e 1/3, in-8°; leggiere ingialliture e lieve abrasione in un margine bianco. / – lunga importante lettera nella quale Verdi, sostenitore di una tradizione musicale italiana legata al canto, per cui aveva affermato “Torniamo all’antico, sarà un progresso!”, riafferma la sua opinione contro gli “AUTORUZZI MODERNI”».

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 154/110, con rif. a Sotheby's)