Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 26/09/1881

Data

Luogo di destinazione

Descrizione fisica: Un bifolio, quattro facciate, con busta affrancata (20 cent.).
Sulla busta, sopra l’indirizzo, di mano di Giuseppina Morosini: «1881 parla / del quadro che / comperò a Mantegazza»

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Indirizzo (busta): Nobil Sig.^a Giuseppina / Negroni-Prato Morosini / Corso Porta Venezia / Palazzo Negroni / Milano

Trascrizione: Busseto S^t Agata 26 Set 1881
Car Sig^a Peppina

Quante, quante e quantissime volte ho voluto scriverle dopoche sono partito da Milano, ma, sempre l’istessa storia, non ho mai tempo. Una folla d’inezie, di piccole miserie mi tengono occupato tutto il giorno, senza che io possa dire di aver fatto qualche cosa di molto utile, e d’importante!
Può immaginarsi con quanto dispiacere senta le notizie non liete del nostro povero Fava. Capisco benissimo ch’Egli, come medico, conoscendo tutta l’estensione e gravità del suo male, debba soffrirne maggiormente. Anche il saper troppo qualche volta è un male!
Sono contentissimo che Mantegazza finisca presto il quadro, così quando andremo a Genova lo troveremo già accasato. Non ho badato molto alla cornice del quadro originale; ma se quella cornice non mi ha dato nell’occhio vuol dire che andava bene. Sia dunque come quella.
Noi facciamo sempre la vita solita. – La sorella di Peppina andrà dopo domani a Cremona per non essere qui colta dai primi freddi. La Sig^aStolz è qui da tre giorni e vi rimarrà fino al S. Donnino come al solito.
Dica le cose più affettuose e sentite a Fava anche da parte di mia moglie; e gli dica anche che spero presto vederlo, e meglio di quello che non l’ho visto pochi giorni fà...
Mille cose ad Annetta per tutti e due; e per Lei una stretta di mano ben forte...
aff
G. Verdi

Note: –

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 60/33)

Bibliografia
– Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 130-131, n. 80