Corrispondenza
Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 27/04/1881
Data
- Data
- Genova, 27 aprile 1881 - Sant'Agata, 2 maggio
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, tre facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.).
Carta intestata di Giuseppina Verdi, con monogramma a stampa.
carta intestata di Giuseppina Verdi, con monogramma a stampa; sulla busta, sopra l’indirizzo, di mano di Giuseppina Morosini: «1881 da Genova, finita a S. Agata / mi ringrazia per averle regalato / il ritratto all’acquerello di Verdi / che copiai da quello fatto dal vero / da Bignoli».
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Ms
- Collocazione
- Casati CA 8072
Indirizzo (busta)
- Sig.ra Giuseppina Negroni-Prati / Morosini / Corso Venezia / Palazzo Negroni / Milano
Timbri postali
- BUSSETO / 4 / MAG / 81
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Trascrizione
Genova 27 aprile 1881
Cara Signora Peppina,
Il bel ritratto di Verdi arrivò ieri a sera. Io ne restai sorpresa, commossa! ed i pochi amici che si trovarono presenti, ne fecero ad una voce sincero elogio. Verdi poi, vedendomi in quell’attitudine ammirativa, si credette obbligato di prendere i guanti gialli d’un tempo (ahimé troppo lontano!) per dirmi col piglio più graziosamente generoso = Te lo dono!!... Ma che dono d’egitt! risposi; la Signora Peppina lo fece per me e me lo tengo! Così dicendo, ciappai il ritratto, lo portai nella mia stanza, lasciando i nobili amici con un palmo di naso, compreso l’originale del ritratto! Ma neh? che tola di regalar così il sol d’agosto per non lasciarmi neppur il piacere di ringraziarla!
St Agata 2 maggio
Finisco a St Agata, la lettera cominciata a Genova. Arrivarono le une sulle altre tante disgrazie, o piuttosto avventure di Giovanin Bongé, che non ebbi più un momento per scrivere, neppure la lista del bucato! Non parlo del cuoco, ma senza cameriere, ché da molti anni in casa, aveva l’abitudine dei preparativi di partenza – e per colmo di sventura la cameriera “per la circostanza” creata factotum generale, fu arrestata nella sua corsa vertiginosa da un dolore nelle fondamenta, cioè nella gamba sinistra!... Apriti o terra!... Faccia uno sforzo d’immaginazione, Signora Peppina, e pensi che io, alla mia tenera età, colle forme da silfide che ben conosce, ho dovuto correre su e giù dalle scale, per la casa, fare bauli, pagar conti e via via dar passo al cumulo di deliziose faccende, che rendono gli ultimi momenti di soggiorno in una città, un vero inferno! Ieri partimmo da Genova e le scrivo dal paese del silenzio cioè da St Agata. Ora la cameriera ha ripreso il libero uso delle gambe, ma non ne ho più bisogno, perché si può far tutto con maggior calma. Non ho voluto tardare però un momento a ringraziarla nuovamente del suo dono, che terrò caro, carissimo, come merita il talento della pittrice, ed il cuore della cara Signora a cui son felice e mi pregio segnarmi
Aff.ma amica
Peppina Verdi
PS. Non si spaventi della calligrafia e del resto. Scrivo a vapore!
PS. 2do molti cordiali saluti da Verdi per Lei, l’Annetta, il Fava. Mi ricordi pure ad ambedue
Note
- –
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 60/31)
Bibliografia
– Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 121-122, n. 74
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Giuseppe Verdi e Giuseppina Strepponi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 27/04/1881
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