Corrispondenza

Giuseppina Strepponi e Giuseppe Verdi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 26/09/1880

Data

Data
Busseto, 26 settembre 1880

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Milano

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, quattro facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.).
Carta intestata a stampa «GV» sul recto del primo foglio.
Sopra l’indirizzo, di mano di Giuseppina Morosini: «Settembre / 1880 / Gius.a Verdi e una / pagina di Verdi occupatissimo»

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Ms
Collocazione
Casati CA 8078

Indirizzo (busta)

Sig.ra Giuseppina Negroni-Prati / Morosini / Palazzo Negroni / Corso Porta Venezia / Milano

Timbri postali

BUSSETO / 27 / SET / 80

Trascrizione


Cara Signora Peppina,

   Verdi è talmente occupato, lavora tanto (non di musica) che se non lo vedessi sano ed allegro come un pesce, ne sarei proprio impensierita. Questo la renderà indulgente sul suo silenzio, forse un po’ troppo prolungato.
   La faccenda accennata nella scorsa Primavera, ha compito il suo inevitabile corso, ed ora non esiste più che allo stato di penoso ricordo, come di tante cose del mondo!...
   Credo bene, cara Signora Peppina, che deve aver provato terribili emozioni, per quel gravissimo accidente di Caccia! Poteva aver, davvero, una fatale soluzione, e ringraziamo Iddio, se la paura fu, in questo caso, più grande del male!
   Io approvo molto, moltissimo la madre snaturata, che ha il santo coraggio, di separarsi da un figlio, nella fiducia che in mezzo a gente più seria, che non sia in generale la nostra società dorée, Egli diventi più presto e meglio uomo di pensiero e d’azione.
   Non solo dicono, ma Ella è, cara Peppina, donna forte realmente! Dominare, vincere, in omaggio del bene, i proprj affetti, le proprie passioni, è la maggiore e più difficile prova di fortezza d’animo! Le auguro meritato compenso, al sagrifizio che sta per compiere.
   Dopo un’indisposizione abbastanza seria, la mia salute va pian piano migliorando e spero fra poco poter dire = Sto bene =
   Lascio la penna a Verdi, per rispondere al resto della sua cara lettera. – Mi saluti con cordiale simpatia la buona Annetta, e la mia biblioteca ambulante, sotto le spoglie del Sior Fava.
   Mi creda con affetto
Busseto 26 7bre 1880                                                     l’amica Peppina Verdi


Car Pep

    se io potessi bastonarmi, o darne a qualcuno l’incarico (se questo qualcuno avesse però la mano leggera) credo che mi assoggetterei a questa punizione. Ma a che servirebbe? Mancanze simili, gravi, grandi, imperdonabili ne ho comunque sempre, e, Dio mel perdoni, ne commetterò anche in avvenire. Purtroppo... mah!
    La Peppina le ha già detto che lavoro per quattro, e che sono occupato dalle sei del mattino alle dieci di sera. Non mi muovo, non posso muovermi, e metto in sesto, e sul dritto cammino cose che erano storte, e zoppicavano. Grazie dunque del gentile invito, e mi scusi di questo e del come sopra – Saluti tanto tanto Annetta e quel perfido Fava; e tutti e tre abbiatevi una buona salute. Addio mia cara Peppina, ed accetti una forte stretta di mano Suo
                                                                                                               affmo
                                                                                                            G.Verdi

Note



Posseduto Insv
Fotocopia (n. 60/28)

Bibliografia
 Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 108-109, n. 65

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Giuseppina Strepponi e Giuseppe Verdi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 26/09/1880

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