Corrispondenza
Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, [25/05/1881]
Data
- Data
- [Milano, 25 maggio 1881]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Due bifolii, cinque facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Mercoledì
Caro Maestro
Non creda che io abbia dimenticato il Moro di Venezia, ci ho pensato, ma fin ad ora mi è mancata la tranquillità necessaria per lavorare al tavolo. Questa tranquillità, qualunque cosa accada questa sera, la avrò ricuperata fra un pajo di giorni, il tempo necessario per congedarmi dagli amici che mi sono venuti da Torino. Questo Mefisto ci ha fatto sudare, quello che ha sudato più di tutti è Faccio che ha ottenuto dei risultati stupendi, pure tanto Giulio che io abbiamo avuto la nostra parte di fatica.
Fra tre ora si aprirà il teatro, dispongo di questa mezz’ora di riposo per assi cure Lei che fra un pajo giorni mi occuperò efficacemente del Moro.
Non se il Segretario del Comitato pel Congresso dei musicisti abbia spedito a Sant’Agata la circolare o a Genova. Ad ogni modo io gliela presento, veda caro Maestro se ella crede di darci qualche buon consiglio, ella potrà giovare molto al buon risultato pratico del Congresso. Ella avrà tempo sino al quattordici Giugno per manifestarci le sue idee.
Veda come le prove del Mefisto mi ha incretinito; ho da parecchi un diploma della Società dei Concerti di Barcellona che devo spedirle ed ora soltanto trovo il tempo fare questo piego.
E su questa paginetta aggiunta legga, caro Maestro i miei affettuosi saluti.
Suo
Arrigo Boito
Note
- –
Posseduto Insv
Foltocopia (n. 116/13)
Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 38, p. 62
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Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, [25/05/1881]
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