Siamo qui da due giorni.
Ieri ho visto il D.r Carrara il
quale mi ha detto che tutto è fatto circa il nostro matrimonio. Son ben contento e vi ringrazio tanto tanto. Voi dovete aver fatto un monte di spese; mandatemene, vi prego, la nota subito subito.
Sto lavorando per mettere in ordine casa e giardino perché, caso mai vi decideste a venire nel nostro deserto, possiate trovare un buco per dormire.
Ditemi qualche cosa delle cose nostre, ché da tre mesi non so nulla: non leggo più un giornale, e mi trovo abbastanza bene. Corticelli m'ha detto ieri sera che i Ministri Cantelli e Broglio ballano un po' nel manico. Ne ho piacere per quest'ultimo, perché non fa che delle coglionerie, almeno da quanto mi si dice. Pare al Conservatorio volessero un concorso per occupare il posto di maestro di contrappunto vacante per la morte di Conti; e che Broglio abbia fatto un decreto di dare quel posto a chi aveva più titoli. Così si trova che quello che ha maggiori titoli è quello che precisamente non sa la musica.
Addio, Addio. La Peppina vi saluta. Corticelli, che va pel mal sottile, fa altrettanto; ed io v'abbraccio di cuore. Scrivetemi e mandatemi la nota. Addio.
(P.S.) Si sa quando si dà iI Don Carlos al Pagliano? E come si darà? Non so se positivamente vada domani a Parma. Peccato! Con alcuni elementi buoni potrebbe andar bene se i Capi avessero gambe per marciare.