Tornato dall'esilio in seguito all'aggressione verso il fratello Arvino, nonostante il perdono, Pagano è in cerca di vendetta tanto da meditarne l'assassinio. Il rancore verso Arvino e Viclinda lo porta a chiedere la complicità di Pirro e alcuni scagnozzi, ma per sbaglio uccide il padre. Il suo castigo è il rimorso, pertanto si darà alla vita eremitica.