Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Giuseppina Negroni Prati Morosini, 11/10/1883

Data

Luogo di destinazione

Descrizione fisica: Un bifolio, quattro facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.).
Sulla busta, sopra l’indirizzo, di mano di Giuseppina Morosini: «S. Agata 1883 – parla de’ 70 anni bellissima: parla dell’educazione dei giovani –»

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Indirizzo (busta): Nobil Sig.^a Giuseppina / Negroni-Prato Morosini / Palazzo Negroni / porta Venezia / Milano

Trascrizione: S^t Agata 11 Ott.
1883
Cara Sig.a Peppina

Non mi spiace affatto che i miei amici si ricordino che l’altra sera alle 9 1/2 compivo i 70 anni!! Settanta! è un bel numero, non c’è a dire. Vorrei anche che si avverasse per me l’augurio, ch’Ella fece pel 70^mo del povero Hayez, che visse, lavorando sempre, ancora per 21 anni!... Ma del resto a che gioverebbe?... E poi... Lavorare! Perché? Per chi?
Tronco quest’argomento perché mi porterebbe a dirne delle troppo grosse, e delle troppo tristi, che aumenterebbero quella specie d’umor nero, di cui Ella pure non va esente. – Ella mi parla dell’educazione dei giovani d’altra volta! Qual differenza!... esclama. È vero, ben vero. Ma bisogna convenire che in quei tempi un pensiero grande, generoso, sublime, domi nava tutto e tutti... Ora han trovato tutto fatto! À quoi bon ricordarsi, e ri conoscere l’eroismo di quei poveri morti, ed ammirarli, ed imitarli secondo l’esigenze dei tempi!... E poi, mia cara Sig^a Peppina, Ella conosce il mondo, e sa che la gratitudine è un peso per la maggior parte degli uomini!... È or rendo a dirsi, ma è vero...
Basta, basta, basta; ché noi non cambieremo il mondo!!
La ringrazio dunque, ed auguro pure a Lei felicità, e salute unitamente ad Annetta a nome anche della Peppina.
Una buona stretta di mano dal sempre
suo aff
G. Verdi

P. S. Prego di ringraziare mille volte e riverire le sue amabilissime figlie –

Note: –

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 60/42)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 170-171, n. 117