Corrispondenza
Emanuele Muzio a Giulio Ricordi, 09/11/1886
Data
- Data
- Parigi, 9 novembre 1886
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio (cm. 20,7×13,5), quattro facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mr
- Collocazione
- LLET011850
Trascrizione
- Parigi 9 Novembre 1886
5 Rue des Capucines
Mi fece gran piacere il vedere i tuoi caratteri, ora che stai bene guardati dai primi freddi, e quando soffia il Nord, copriti bene. Sono disperato per questa première d'Otello ed evito le conoscenze e gli amici come un debitore i suoi creditori. Ora c'è il famoso, il grande Clemenceau che mi pregò per un posto, non lo potei assicurare. Maurel sa già musicalmente il primo atto e quasi tutto il finale del terzo atto. Ho corretto gli errori ch'erano molti. Egli ha capito bene la parte ed il carattere di Jago che fatte poche eccezioni è tutta ironica. Maurel termina le sue rapresentazioni al Opera-Comique l'8 Dicembre, ed il successivo giorno col express Parigi-Roma che va a Nizza in 18 ore e 1/2 partirà per Genova. Sono già inteso col Maestro che resterà là due o tre giorni a dare l'ultima penellata alla parte. Credo che se arrivasse a Milano il 13 o 14 invece del 12 l'impresa non gliene farà una colpa. L'Aida la cantò cento e cento volte in italiano, dunque con una o due prove può andare in scena. Il Maestro mi scrive per riguardo alla traduzione "Credo che già Boito se ne occupa seriamente. Più tardi vi dirò anche di far scrivere a Du Locle". In quanto alla riproduzione mi dice "Risponderò più tardi al resto delle ultime vostre per la riproduzione". Io credo che appena sarà stampata tutta l'opera dovrebbe Boito chiamare Du Locle e lavorare tutti e due. Se Boito fa la traduzione letteraria l'altro potrebbe preparare i versi, così quando il Maestro verrà a Milano rivedrebbe la traduzione, od anche non avendo nulla a che fare potrebbe veder anche a Genova quello che sarà pronto. Se per caso Boldini non venisse stasera dalla mère Morel andrò domani da lui a parlargli per il ritratto. Potrebbe egli stesso fare un acquaforte che la lavora ammirabilmente. Se poi egli preferisca l'incisione potrebbe farla fare qui sotto i suoi occhi.
Choudens fu proprio dolente di non potere combinare l'affare, ma il Maestro non avendo voluto cedere l'Otello per la Francia né a lui né ad altri editori per serbarsene tutta la proprietà, tu non puoi venderlo.
La Montalba mi disse prima di partire che era disposta a fare sacrifici di paga per farsi conoscere, ma vedo che non è ragionevole. 2500 sono pochetti, ed 8000 sono troppi.
Addio. A domani o dopo. Abbiti i dovuti riguardi perché dobbiamo passare un Gennajo allegro Tuo
E. Muzio
Note
- Accanto alla data, a lapis rosso, di altra mano: «637».
Sulla riproduzione Insv, sulal prima facciata: «Abb. IV: 296» e «170/66».
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 170/66)
Media


Emanuele Muzio a Giulio Ricordi, 09/11/1886
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