Corrispondenza

Emanuele Muzio a Giulio Ricordi, 14/03/1886

Data

Data
Genova, 14 marzo 1886

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Milano]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio (cm. 20,9×13,4), quattro facciate scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Mr
Collocazione
31.07.23

Trascrizione


                                                                                      Genova 14 Marzo 1886

     Carissimo Giulio

Boito entrò nella stanza del Maestro proprio quando era al piano-forte e chi mi faceva sentire per la seconda volta il duetto finale del I.° atto, il solo pezzo che non aveva ancora udito perché l'ha terminato in questi giorni. Dopo la colazione e prima che arrivasse Boito parlai al Maestro della traduzione francese e mi disse che sarà contentissimo che sia fatta da Boito stesso, ed anzi soggiunse che non aprofitterà dei diritti d'autore e che glieli lascierà per la traduzione. Glielo dirà Egli stesso a tempo e luogo. Dissi anche al Maestro della necessità che l'opera sia stampata per le prove, come tu mi scrivesti, e ne riconobbe il bisogno e tu stesso te ne sarai accorto dal pezzo concertato che il Maestro ti fece sentire che è chiarissimo, ma complicato. Questo è fatto, e se desideri che gli dica a Parigi altre cose me lo scriverai. Gli dissi pure dell'aquisto che hai fatto delle tre opere Manon Cid e Sigurd, e l'aprova. Non vedrai Durot così presto come lo sperava poiché ricevo un dispaccio da Broglio, ove abita, che mi dice che da otto giorni è degente con febbre fortissima, ma che oggi v'è miglioramento. Me ne duole assai perché speravo potesse presto rimettersi al lavoro. Fu cercato da Fabbri per Aquila per cantare nell'Aida del 21 Aprile, e siccome è lontana l'epoca ti prego di riservare per lui quel posto tanto sia Fabbri, quanto un altro impresario. A te non mancheranno le occasioni. Il Maestro conta di lasciare Genova Martedì e sarà a Parigi Sabato o Domenica prossima.
   Qui nevica e c'è una bufera tale di vento che è quasi pericoloso l'andare a piedi per le strade.
Addio. Ricevi i miei affetuosi saluti Tuo
                                                                                                            E. Muzio

Note

Accanto alla data, a lapis, di altra mano: «633».
Sulla riproduzione Insv, sulla prima facciata in alto: «Abb. IV: 279».

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 170/62)

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Emanuele Muzio a Giulio Ricordi, 14/03/1886

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