Corrispondenza
Antonio Ghislanzoni a Giuseppe Verdi, 29/12/1888
Data
- Data
- Caprino Bergamasco. 29 dicembre 1888
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Genova]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, tre facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Caro ed illustre Maestro:
La sua lettera, giunta oggi nella mia casa come un raggio di sole, mi ha snebbiato il cervello ed il cuore. Non è una frase rettorica, è la semplice verità. Ciò ch’Ella dice de’ miei scritti mi è di grande conforto. Del pubblico mi curo pochissimo; per compiacergli occorrerebbe una spesa di ipocrisia alla quale non corrispondono i miei mezzi. Se io cessassi d’esser sincero, di che altro potrei vantarmi?
Nello scorso autunno fui sempre malato. Una cosa da nulla sulle prime – ma poi sopraggiunsero i rimedii – e Dio ne guardi i malati ed i sani! Se mai, in caso di reuma o di bronchite, le avessero a prescrivere quel nuovo veleno che si chiama antipirina, Ella renderebbe un segnalato benefizio all’umanità gettandolo dalla finestra. Ella ha veduto compiersi, nell’anno ormai trascorso, e inaugurarsi l’ospedale, dove il suo nome verrà eternamente ricordato nelle benedizioni dei poveri. Immagino quanto Ella avrà gioito di questo nuovo successo, meno clamoroso e mondano degli altri, ma forse, per un uomo di cuore, più rassicurante e più completo.
Ho letto in non so qual giornale ch’Ella intende fra non molto recarsi a Berlino. Faccia a modo mio, aspetti la bella stagione. Quest’anno avremo in Italia un inverno assai mite; perché andrebbe a cercar il freddo tra i nostri alleati?
La prego di presentareall'alla egregia signora Giuseppina i miei ossequiosi saluti e cordialissimi auguri. So che sta bene, e questo mi rallegra. Le ricambio una stretta di mano, di quelle che vanno all’anima
Suo aff–
A. Ghislanzoni
[Caprino Bergamasco] 296 D. 1888
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
–