Corrispondenza
Giuditta Ricordi a Giuseppina Strepponi, 10/06/1880
Data
- Data
- [Milano], 10 giugno 1880
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Busseto]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, quattro facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Carissa Sig.ra Peppina
10 Giugno 1880
Sono in campagna da venti giorni, e da venti giorni ho l'ospitale in casa. Giulio fu qui per ristabilirsi, ma invece non stette mai bene, e poi ebbimo l'ultimo bambino quasi morente, non si sa se a cagione della dentizione o se per una gastrica. Oggi solo dopo dieci giorni che sembrava un mortino, che rigettava il latte poppato, che non digeriva bene il poco che lo stomaco riteneva, oggi solo comincia a ridere, a mangiare con maggior volontà ed infine a dar speranza di guarigione.
Ecco perché, Siga Peppina, ho tardato tanto a scriverle ed a ringraziarla delle premure mostrate durante la mia nojosa malattia.
Mi perdoni e mi voglia bene lo stesso: se sapesse come ci tengo alla sua affezione, e come il ricordo dei giorni passati assieme nella cara intimità ch'ella mi permetteva d'usare con lei, mi siano qualche volta di sommo conforto contro tante disillusioni, tante bassezze, tante brutte cose che ad ogni anno passato si accumulano sul cuore, s'accumulano e non lasciano rimpianto certo pel giorno in cui si dovrà lasciare questa terra.
Povera me! M'accorgo che sono persino funebre! e dovrei stracciare questo mio aborto di lettera! Ma non vorrei che domani capitasse un'altro impedimento.
Appena sarò di buon umore le scriverò ancora e così spero mi perdonerà la noja cagionata da questa mia. Mi saluti tanto il maestro e si abbia un bacio affettuosissimo dalla sua Amica
Giuditta Ricordi
Note
- Già in I-BSAv
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 129/35)
Media



Giuditta Ricordi a Giuseppina Strepponi, 10/06/1880
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