Corrispondenza

Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 10/02/1892

Data

Data
[Milano, 10 febbraio 1892]

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Genova

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Due bifolii, cinque facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.)

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Indirizzo (busta)

Giuseppe Verdi / Palazzo Doria / Genova

Timbri postali

MILANO / 10 / 2-92 / FERROVIA
GENOVA [FERROVIA] / 10 / 2-92 / 9S

Trascrizione


                                                                                                            Mercoledí
Caro Maestro.

     L'ultimo biglietto che Lei scrisse a Giulio non parla di salute, voglio credere che questo sia buon segno e che da casa sua ogni traccia di quella fastidiosissima influenza sia scomparsa e che la Signora Giuseppina non abbia piú a soffrire del mal di mare, che è il peggiore fra tutti quanti i mali.
Ho ritardato il mio arrivo sulla riviera perché non ho potuto schivare (per quanto mi sia schermito) l'incarico datomi dal Villari d'ispezionare il Conservatorio di Palermo. Cosicché farò seguire la mia gita in Sicilia al mio soggiorno in riviera nel Marzo. Ma prima, caro Maestro, pare che ci dobbiamo vedere a Milano; tanto meglio.
Jer sera mentre assistevo alla Megère apprivoisée mi sono imbattuto nel Morel, è ingrassato, benone! e mi dicono che non è mai stato cosí bene in voce come quest'anno. Dicevo che ho assistito alla Megère apprivoisée, aggiungo che mi sono divertito assai, benché in quella raffazzonatura parigina il briosissimo quadro dello Shakespeare sia stato leziosamente e stupidamente ridipinto da un manieratissimo pittore boulevardier. Nel primo atto le battute del testo (le ho contate) sono sei, tutto il resto è del riduttore. Sei battute sono poche eppure bastano per creare quel mirabile tipo di Petrucchio, interpretato splendidamente dal Cocquelin.
Negli atti seguenti la parte del testo è maggiore e le infelici aggiunte del restauratore francese non arrivano a guastarlo. Nel suo insieme la riduzione è tagliata bene e se il riduttore avesse rispettato il dialogo ci sarebbe poco da ridire.
Mi saluti tanto e tanto la Signora Giuseppina che desidero sapere completamente risanata.
A rivederci presto
                                                                                                             suo affmo
                                                                                                              A. Boito

Note



Posseduto Insv
Fotocopia (n. 117/29)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 20, pp. 277-278

Media

Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 10/02/1892

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