Corrispondenza

Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 29/04/1891

Data

Data
Milano, 29 aprile [1891]

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Genova

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, quattro facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.).

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Indirizzo (busta)

Giuseppe Verdi / Borgo San Donnino / per Busseto / Sant’Agata

Timbri postali

MILANO FERROVIA / 29 / 4-91 / 8S

Trascrizione


                                                                                                           29 Aprile
                                                                                                              Milano.
Caro Maestro.

            Dacché Lei non può far parte di quella Commissione che eleggerà il Direttore d'orchestra della Scala converrà supplire col numero all'autorità che ne manca per causa della sua assenza.
La Commissione sarà composta di cinque Maestri: Bazzini, Martucci, Catalani, Gomez e me.
Io farò il mio possibile per far riescire eletto il Mascheroni ma non posso garantire (uno contro quattro se gli altri quattro non s'accordano con me) non posso garantire il risultato dell'elezione.
Bisognerebbe che Lei mi desse il permesso di leggere alla Commissione le seguenti parole della sua lettera:
"sceglierei Mascheroni che mi dicono fra le altre qualità ha quella d'essere un gran lavoratore (qualità indispensabile alla Scala) un uomo coscienzioso senza simpatie e meglio ancora senza antipatie.
Codeste parole, che ho trascritte dalla sua lettera, lette in tempo opportuno possono far pendere la bilancia dal lato del Mascheroni.
Ma se Lei non mi da il permesso di dirle non le dirò, ma allora mi mancherà un arma potentissima per vincere.
Io voglio che il pancione trovi la Scala organizzata nel miglior modo possibile.
La Commissione riorganizzatrice ha lavorato bene, e l'operato nostro s'accorda pienamente colle idee della sua lettera.
La soppressione dei palchi di 5a fila è una deliberazione eccellente.
Si libera il teatro da una frazione di pubblico per antiche tradizione, distratta, annojata, e turbolenta e mette al suo posto una gran loggia di spettatori borghesi che pagheranno poco e, che appena si presenterà l'occasione, si divertiranno molto. Il pubblico del loggione è, oggi, il miglior pubblico della Scala e questo pubblico, distruggendo la 5a fila dei palchi, sarà d'ora in poi raddoppiato. – Aspetto ancora una sua parola.
Ho in mente che il pancione nella quiete della campagna debba ingrossare molto. Saluti affettuosi
                                                                                                                  suo
                                                                                                              A. Boito

Note



Posseduto Insv
Fotocopia (n. 117/14)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 181, p. 255

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Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 29/04/1891

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