Corrispondenza

Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 20/03/1890

Data

Data
Milano, [20 marzo 1890]

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Genova

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, tre facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.).

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Indirizzo (busta)

Giuseppe Verdi / Palazzo Doria / Genova

Timbri postali

MILANO / 20 / 3-90

Trascrizione


Giovedì. Milano.
Caro Maestro.

               Ho voluto lasciar passare il S. Giuseppe senza scriverle, per non aggiungere una lettera di più a quel centinajo che Lei avrà dovuto leggere jeri. E rispondo.
E prima di tutto un primo Evviva per la notizia ch'Ella mi da d'aver terminato il I° atto del Falstaff.
Falstaff come tutti i nomi inglesi bissillabi è accentuato sulla prima. Chieda alla Signora Giuseppina se ho torto o ragione. Nella mia memoria non trovo nessun cognome Inglese il quale abbia più d'una sillaba e porti l'accento sull'ultima. Solo i Francesi che sono gl'incorreggibili travisatori di cognomi stranieri pronunciano Falstàff.
Credo anch'io che bisognerà accorciare l'episodio della cesta e del paravento. Le cedo, caro Maestro, le forbici. Tagli dove le pare e le piace. Ho abbondato apposta perch'ella potesse in quella larghezza di materiale tagliare il pezzo a modo suo e con più agio. Negli svilluppi d'insieme non si può prevedere i bisogni della musica perciò è meglio che i versi abbondino.
Non si dia pensiero per me. Lavoro. Oggi i Corti vennero a trovarmi ed ho ripetuto ad essi la promessa che avevo fatto quest'estate, certo di mantenerla. Hanno trattenuta la loro curiosità e non mi hanno fatto domande indiscrete intorno al lavoro di Palazzo Doria.
Jeri ho visto ancora il Faccio, avevo in casa sua, e in sua presenza, un appuntamento col suo uomo d'affari il quale è una stimabilissima persona. I quattrini del nostro amico sono in una botte di ferro. – So che Lei deve aver ricevuto una lettera sua pel giorno di S. Giuseppe, e anche questo fatto mi piaque. Ripeto la mia impressione: quello è un cervello stanco ma non è una mente che si spegne. Il riposo lo farà più sano di prima.
Mi rammenti cordialmente alla Signora Giuseppina.
     Un saluto affettuoso
                                                                                                           del suo
                                                                                                           A. Boito

Note



Posseduto Insv
Fotocopia (n. 117/02)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 157, pp. 225

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Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 20/03/1890

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