Corrispondenza
Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 20/08/1889
Data
- Data
- Ivrea, 20 agosto [1889]
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Busseto
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, tre facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.).
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Indirizzo (busta)
- Giuseppe Verdi / Borgo San Donnino / per Busseto
Timbri postali
- IVREA / 21 / 8-89 / 9 M / (TORINO)
TORINO-FIRENZE n° 2 / 21 / 8 / 89 / CAMBIO
BORGO S. DONNINO / 22 / [8] / 89
Trascrizione
- S. Giuseppe (Ivrea)
20 Agosto
Caro Maestro.
Leggo la sua lettera e rispondo immediatamente. Anch'io, se fossi nei panni di Faccio, accetterei senza esitare la posizione che gli si offre a Parma.
Ma Faccio esiterà. L'indole sentimentale dell'animo suo lo induce ad esitare tutte le volte che per veder migliorate le condizioni della sua vita egli è costretto ad abbandonare Milano. E dopo aver esitato, rifiuta.
Se oggi codesta fatalissima sentimentalità gli si risvegliasse non vedrei più né sicurezza né pace per l'amico nostro. Dopo trent'anni di lavoro (o poco meno) egli si trova oggi con molte lodi e con pochi risparmi, inunaunposizioneposto poco invidiabile ma molto invidiato, illustre si, ma precario anche. In quella città ch'egli ama, la guerra che gli si move è continua ed è animata dalla slealtà e dall'invidia. Quel posto ch'egli occupa oggi, incerto se lo occuperà per molto tempo ancora, fu sempre sbattuto dalle ire; nessuno vi rimase più lungamente saldo di lui ma già questa saldezza accenna ad essere scossa. E questo segno sarebbe una gran fortuna per lui se lo potesse decidere ad abbandonare in tempo quel posto per l'altro che gli è offerto, così onorevole e sicuro e tranquillo e proficuo.
Ella mi scrive che la Direzione del Conservatorio di Parma è retribuita con 6000 Lire, più 1000 per l'alloggio; 7000 Lire a Parma sono come 12,000 a Milano senza contare il Teatro che aumenterebbe di 4000 lo stipendio e senza contare che il Faccio potrebbe forse nei mesi di vacanza accettare qualche ragguardevole scrittura. Sono convinto che il Faccio riuscirebbe un eccellente Direttore di Conservatorio.
Egli sa per teoria e per pratica assai profondamente tutto ciò che un Direttore di Conservatorio deve sapere. E l'esitanza la tiene per sé, per gli affari suoi propri, come una perla fina, ma non la comunica agli altri. Da ciò ne segue ch'egli sa comandare a masse anche turbolenti e rozze e sa da quelle farsi strettamente ubbidire, perch'egli intuisce molto chiaramente l'ordine e l'equità. Quindi egli saprà facilissimamente farsi ubbidire dagli scolari d'un Conservatorio appena riformato, che non ha tradizioni guaste e magagne inveterate come le hanno quello di Napoli, di Firenze o di Palermo. Parma sarà la sua quiete e la sua fortuna, purch'egli ci vada solo, senza famiglia e senza affanni in casa.
Maestro caro ella dovrebbe insistere ad incoraggiare l'amico e se le pare che le mie parole potranno influire su di lui la prego di fargli leggere questa lettera che è l'espressione schietta del mio pensiero.
Tante cose affettuose a Lei e alla Signora Giuseppina.
Suo
A. Boito
E questa pagina, caro Maestro, è per Lei.
Una fuga burlesca è quella che ci vuole, non mancherà il posto di collocarla. I giuochi dell'arte sono fatti per l'arte giocosa.
Io vivo coll'immenso Sir John, col pancione, collo sfondaletti, collo schiantascranne, collo sfiancamule, coll'otre di vin dolce, col burro vivente, fra le botti di Xeres e le allegrie di quella calda cucina dell'Osteria della Giarrettiera.
Nel mese d'Ottobre ci vivrà anche lei.
Nei primi giorni ero disperato. Schizzare i tipi con pochi segni, mover l'intrigo, estrarre tutto il sugo di quella enorme melarancia Shakespeariana senza che nel piccolo bicchiere guizzino i semi inutili, scrivere colorito e chiaro e corto, delineare la pianta musicale della scena affinché ne risulti una unità organica che sia un pezzo di musica e non Io sia, far vivere l'allegra commedia da cima a fondo, farla vivere d'un'allegria naturale e comunicativa è difficile, difficile, difficile ma bisogna che sembri facile, facile, facile. Coraggio e avanti.
Sono ancora al prim'atto. Nel Settembre il secondo Nell'Ottobre il terzo.
Questo è il programma. Avanti.
Di nuovo una buona e forte stretta di mano per ripigliar coraggio
suo
A. Boito
Note
- –
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 116/57ab)
Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 143, pp. 210-212
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