Corrispondenza

Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 09/10/1888

Data

Luogo di destinazione

Descrizione fisica: Un bifolio, tre facciate scritte, con busta affrancata (20 cent.). La porzione di testo da «che penetra alla fine, scritta sulla seconda facciata, ruotata ddi 90° in senso orario.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Trascrizione: (Ivrea) San Giuseppe
9 Ottobre
Caro Maestro.

Il bel progetto è andato a monte, ed io pure al monte sono ritornato. Il bel progetto era quello di venire a S. Agata coi Ricordi, ma la malattia di Giulio ne ha impedita l'attuazione.
Sarà per l'anno venturo, ma prima, certo, ci rivedremo o a Milano o a Genova. Dal posto dove le scrivo il freddo non mi sniderà prima del Novembre. Intanto, caro Maestro, ho riveduti i suoi caratteri sul bigliettino che mi ha portato il Sig. Mariotti. Non ho potuto accettare l'offerta cortese, lusinghiera e onorevolissima di lui e so che Lei aveva previsto il mio rifiuto.
Se fossi uno di quegli esseri invidiabilissimi ed eletti che sanno attendere a parecchie occupazioni contemporaneamente avrei forse accettato.
Ma per ridurmi a lavorare un poco ho dovuto isolarmi quassù. S'ella vedesse questo luogo lo ammirerebbe e ne gusterebbe la pace. Pure mentre le scrivo soffia un vento indiavolato che penetra dalle imposte fischiando e mi par d'alloggiare nel tubo d'un ottavino in un forte d'orchestra.
Ho tanto desiderio di rivederla e di conversare con Lei che già scrivendo mi lascio andare alle chiacchiere. - Basta. Vorrei che ritornasse quel tempo quando ogni nostra lettera aveva per tema lo studio d'una grande opera d'arte. Il Mariotti mi diede eccellenti notizie della sua salute e me ne confortai. La prego di salutarmi tanto la Signora Giuseppina. – Un abbraccio di cuore
del suo
A. Boito

Note: –

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 116/47)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 119, pp. 182-183