Corrispondenza
Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 26/05/1887
Data
- Data
- Milano, 26 maggio [1887]
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Sant'Agata
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, due facciate e quattro righe scritte, con busta affrancata (20 cent.). La porzione di testo da «Jeri» alla fine è scritta su quattro righe ruotata dio 90° in senso orario sulla seconda facciata.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Indirizzo (busta)
- Giuseppe Verdi / Borgo San Donnino / per Busseto / Sant’Agata
Timbri postali
- MILANO FERROVIA / 26 / 5-87 / 2S
BORGO S. DONNINO / 26 / MAG / 86
Trascrizione
Milano 26 maggio
Caro Maestro.
Poiché Lei lo desidera e poiché Du Locle ha accettato, rispondo: Amen e Grazie.
Se non rispondessi così mi parrebbe di mostrarmi superbo verso di Lei (ciò che non è possibile) ed anche verso il mio collaboratore. Dunque accetto la buona e cordiale offerta ch'ella mi fa, apprezzo gli scrupoli della sua bontà ma li dichiaro scrupoli. Accetto a quelle condizioni che erano fissate nella pagina scritta da Lei a Genova.
Sia fatta dunque in tutto la sua volontà.
Godo per le buone notizie della Signora Giuseppina, la quale non crede alla mia visita a S. Agata, ma io meraviglierò la sua incredulità prima che passi l'estate.
Per ora l'estate è rappresentato dalla pioggia e dal freddo.
Dunque Otello trionfa anche nella sua patria adottiva, davanti al vero Leone di S. Marco. E continuerà il suo gran volo nello spazio e nel tempo
Oltre la prevision dei senni umani.
Maestro mio, stia sano e robusto e lieto e continui a volermi un poco di bene.
Suo affmo
A. Boito
Saluti cordialissimi alla Signora Peppina.
Jeri ho pranzato con Morelli, grande artista e simpatico uomo, e il discorso è stato uno solo. Morelli resterà a Milano parecchi giorni; è qui perché fa parte della Commissione per la facciata del Duomo.
Note
- –
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 116/42)
Bibliografia
Carteggio Verdi-Boito, a cura di Marcello Conati, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2015, n. 105, pp. 168-169
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Arrigo Boito a Giuseppe Verdi, 26/05/1887
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