Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Léon Escudier, 14/07/1866

Data

Data: Genova, 14 luglio 1866

Tipologia: Lettera

Descrizione fisica: Un bifolio, due facciate scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione: F-Po

Trascrizione: Genova 14 Luglio 1866
Car^m Leon

Sono passati sette giorni dalla nota fatale del Moniteur ed ora le ire sono più calme, ma la ragione, inesorabile più di prima, ci fà veder ben chiara la nostra situazione, che è orribile, esternamente ed internamente. Intanto, per noi e chiaro che la Francia e le grandi potenze non vogliono l'Austria distrutta. Ora, se la Prussia fà la pace, noi non possiamo far la guerra soli: se la Prussia rifiuta la pace, cosa farà la Francia? Si unirà all'Austria? Voi direte "è impossibile"... ma io aggiungo, che la forza delle cose, potrebbe trascinarvi a fare domani, quello che credete impossibile oggi!... Questo, e quanto si dice e si pensa qui, e bisogna convenire, che questo ragionamento è logico assai. Per noi, ripeto, la situazione è tristissima e non vi e che una vittoria di Cialdini, che possa salvare; ma anche questa, diventa impossibile, se gli Austriaci, continuano, come hanno fatto a Rovigo, a ritirarsi facendo prima saltare i forti ed incendiando e saccheggiando le città. Incendiare e saccheggiare! ecco la missione civilizzatrice di questa nazione che si vuol sostenere ad ogni costo! Vedete che il quadro non é bello, e l'avvenire si presenta ben nero! In questo stato di cose, come volete che io mi senta l'animo di venire a Parigi – Nelle piccole, come nelle grandi cose, è sempre bene risolvere: la situazione in questo caso, non può essere che una; lo scioglimento del contratto con l'Opéra. Domandatemelo in mio nome a M^r Perrin, e se Egli ve lo concede, io lo riterrò come un favore di cui sarò gratissimo.
Rispondetemi a corso di posta, ond'io possa prendere le mie determinazioni. Addio add
Aff.
G.Verdi

P.S. Appena ricevuta la risposta da M^r Perrin, mandatemi a mio conto un telegramma. Mi scriverete poi per posta i dettagli. —