Ho procurato sempre, dal tempo che sono a Busseto, di incomodarla nel minimo tempo possibile e credo di non esser mai riescito indiscreto. Questa volta mio malgrado conviene che il sia. Lei sa che io e la Ghitta andiamo a Milano, e non per mero divertimento, ma per interessi di mia professione. Necessitandomi di stare colà per tutto il tempo delle vacanze, il danaro che tengo non è sufficiente pel nostro mantenimento, ed a conti fatti mi abbisognerebbero da 120 a 130 franchi. S'ei volesse favorirmi questa somma, al mio ritorno avrei i miei mensili da esigere, e gli consegnerei i mandati per tale somma, tenendo il resto per me. Ciò non sarebbe che una semplice prestazione e non un lungo imprestito. Se egli mi favorisce, lo prego di valuta buona per colà, e di lacerare questo biglietto tenendo la cosa segreta fra noi due. Anzi, per maggior segreto può risparmiare di mettere a libro questa somma, perché io sono premurosissimo per restituirla, ed al pari di me sua figlia.
La saluto di cuore
Da casa il g° 5 7bre 1838 Suo gen°
G.Verdi