Corrispondenza
Carlo Tenca a Clara Maffei, 04/06/1870
Data
- Data
- Firenze, 4 giugno 1870
Tipologia
- Lettera
Trascrizione
Firenze, 4 Giugno 1870
Comincio dal soddisfare, per quanto è possibile, ai desiderj della Sig.a Lomazzi. Premetto che certe parole non hanno corrispondente nella nostra lingua, mancando tra noi la cosa o almeno mancando identità di cose. In questo caso non si può tradurre se non usando la stessa parola straniera, accompagnandola colla relativa spiegazione. Il chantage, per esempio, è arte ignota in Italia, o per lo meno non esercitata nelle condizioni e coll'ampiezza, con cui ci appare a Parigi; non è adunque da cercare la parola, poiché manca il concetto. Credo che la traduttrice non ha in ciò di meglio a fare fuorché conservare la parola francese, dichiarandone il senso o nel testo ovvero in una nota. Quanto al solleciteur per cercatore d'impiego, si può, credo, arrischiare di tradurlo per sollecitatore, quantunque più esattamente il sollecitatore sia quello che va per gli uffici a fine di far spedire gli affari. Si dice però anche di chi va cercando impieghi, ma non solamente per sé, anche per altri. Comunque,il significato più esteso mi parrebbe legittimo. Finalmente il bureau de placement ha il suo corrispondente in italiano, e qui in Firenze si chiama Ufficio d'indicazioni, come da noi si dice Ufficio d'indizj, ma con inesattezza di vocabolo, giacché gli indizj sono altra cosa delle indicazioni. Non così si può tradurre il placeur, giacché l'indicatore significherebbe una cosa diversa; qui non si può dir altro se non il capo dell'ufficio o il proprietario dell'ufficio.
Saulina è sempre più soddisfatta della sua dimora in Firenze. Ieri venne alla camera e assisté a un torneo suscitato da piccoli, ma appassionati incidenti. Jersera trovai in casa sua il Checchi, andatovi per accordo fatto con Andrea che poi si dimenticò di recarvisi. Il Maffei condusse lei e l'Emilia a visitare più d'un luogo, ed è in una di queste escursioni che a loro s'associò il Checchi. Non so se potrò andare da loro stassera, ma domani le vedrò di certo e farò l'ambasciata riguardo al ritratto di Maffei. O che razza di originale è questa olandese che tu dipingi in tono umoristico? Quale che sia, Andrea sarà pur sempre lusingato di arricchire col suo ritratto la collezione di codesta viaggiatrice. Quanto alle accoglienze fatte dal principe al Manzoni, io ne avevo già letto la notizia nei giornali prima che tu me ne scrivessi; cosicché il tuo desiderio è stato esaudito, parmi, innanzi che tu lo esprimessi. Mi piacque di vedere che s'è usata al vecchio venerando l'onorata dovuta, e mi piacque la delicatezza dei modi. Capisco come tu debba esserne stata lieta.
Io spero di potere tra pochi giorni fare una corsa a Milano, benché non ispiri di potervi restare se non per poco. Puoi credere che lo desidero vivamente per istringerti la mano coll'affetto consueto.
Note
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Posseduto Insv
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Bibliografia
Carteggio Tenca-Maffei, a cura di Lina Jannuzzi, Milano, Casa Editrice Ceschina, tomo I, 1973, pp. 224-227