Corrispondenza

Carlo Tenca a Clara Maffei, 26/06/1867

Data

Data
Firenze, 28 giugno 1867

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Clusone]

Tipologia

Lettera

Trascrizione


                                                                                 Firenze, 28 Giugno 1867

     Non t'incresca di dare a Bignami l'acclusa lettera del direttore generale del demanio e tasse, colla quale m'avverte che jeri, appena ricevuta la mia lettera, spedì al direttore dello stabilimento d'Acqui l'ordine di dare la quantità di fango richiestagli. È per la cura della madre di Bignami. Il farmacista pertanto, a cui essa s'è rivolta, può ora scrivere al direttore in acqui sicuro di ottenere l'ìnvio del fango.
     Noi siamo qui agli sgoccioli della sessione parlamentare, e tuttavia nkn se ne vede la fine, La legge presentata intorno all'asse ecclesiastico è così grossa e irta di quistioni, che ci vorrà un mese, a dir poco, per cavarne i piedi. E chi sa se ne verremo a capo, perché il ministero, che la combatte, ha interesse a farla andare per le lunghe. Or come rimaner qui sino alla fine di luglio? C'è di che liquefare dal caldo. Poi, quand'anche giungiamo a raccapezzar qualche cosa, la legge andrà al senato, il quale non l'approverà perché troppo radicale, e ce la rimanderà modificata, e noi dovremo rifare il lavoro da capo, dio sa quando e come. Insomma è un vero guazzabuglio, e la testa vi si confonde.
     Io conto di venire quest'altra domenica a Milano, il dì sette cioè, per le elezioni comunali. M'è caro sempre di avere un motivo per venirvi, ma questa volta ci ho anche un dovere, a cui non posso mancare. Non vorrei però che il diavolo ci mettesse la coda. Corre voce che l'agglomerarsi in Roma di tanti preti e pellegrini e forestieri d'ogni sorta v'abbia fatto sviluppare il colera in larghe proporzioni. Questa turba di gente infetta si spanderà la settimana ventura su tutte le nostre ferrovie portando per ogni dove l'infezione. Il nostro governo studia il modo di premunirsi: ma come fare? come arrestare al confine o sviare tante migliaia di passaggeri? Converrà lasciarli passare. Ma il viaggiare stivati in mezzo a loro non è la più savia cosa del mondo. Si può aspettare di piè fermo il malanno; ma andarcelo proprio a cercare è troppo. Ad ogni modo io non ho timori, e spero d'altra parte che la condizione sanitaria di questi viaggiatori sarà meno grave di quel che si dice.
     Intanto leggo nei giornali di Milano polemiche feroci contro il municipio. Tra l'altre accuse non m'aspettavo davvero quella che lessi stamane, che le nostre scuole cioè sono il nido del paolottismo e del clericalismo. Farmi passar per clericale parrebbe ridicolo in Milano: eppure tutto è possibile, e noi, non c'è a dire, siamo condannati a cadere nelle prossime elezioni. Quanto a me non vedo l'ora d'esser messo a riposo.
     Addio del cuore

Note



Posseduto Insv


Bibliografia
Carteggio Tenca-Maffei, a cura di Lina Jannuzzi, Milano, Casa Editrice Ceschina, tomo I, 1973, pp. 103-104