Corrispondenza

Carlo Tenca a Clara Maffei, 02/09/1863

Data

Data
Milano, 2 settembre 1863

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Clusone]

Tipologia

Lettera

Trascrizione


                                                                                     Milano, 2 settembre 1863

     Ti scrivo coll'animo ancor pieno dei dolci ricordi di Clusone e non per altro turbato se non per esserne lontano. Quanto volentieri sarei rimasto presso di te, e come mi dolse di dover partire nel momento appunto in cui più vivo sentivo il bisogno di starti vicino! E, non me ne rimproverare, io amo anche cotesti luoghi, ove da vent'anni soglio passare i momenti più lieti e più riposati, e in cui ritrovo ancor freschi i sogni che mi abbellirono la vita. Quanti cari pensieri, quante lusinghiere fantasie confidate a quei monti, che sembrano ridirmele nelle mie solitarie passeggiate. E quanta letizia, quanta pienezza di cuore nelle ore trascorse in tua compagnia, ore che rammento sempre e che mi auguro più lunghe o più frequentemente rinnovabili! Quando penso a tutto questo tesoro di memorie e d'affetti accumulato da tanti anni e sempre vivo e presente, sento in me qualcosa che vince lo sconforto e la sfiducia che talora provo di me stesso, e parmi che l'avvenire non potrà essere disforme da un tal passato. Ti chiedo quindi perdono de' miei dubbi e de' miei scoraggiamenti, quasi ti chiedo perdono di queste mie lusinghe; una sola cosa desidero che tu vegga in mezzo a tutto ciò, ed è che ti voglio bene ora come sempre.
Ho adempito, ma solo in parte finora, all'imcombenza datami da Garavaglia; ho dato cioè alla banca i 500 franchi e ne ho ritirato la ricevuta che tengo presso di me a tua richiesta, ma non ho potuto consegnare la tua lettera a Costantino, perché occupato l'intero giorno alle assise e introvabile la sera nei luoghi ordinariamente da lui frequentati. Ora però che Laura è tornata a Milano, spero d'incontrarlo da lei. Quanto a Laura, so che la cura idropatica, quantunque brevissima e interrotta, le tornò vantaggiosa, sicché la prosegue da sé: essa si recherà tosto, mi pare, alla sua villa. Buonissime nuove del pari posso darti della Noghera, la quale, al dire della sua portinaja, guadagna ogni giorno più in salute ed esce frequentamente in carrozza. le feci dire d'aver chiesto di lei a nome tuo.
     Qui tutti sanno e tutti parlano del parto dell'Emilia, e mi assalgono con interogazioni che mi mettono in imbarazzo. Come sissimulare il vero, e un vero così facilmente risaputo? A non parere ridicoli conviene essere schietti cogli amici, e non istar sul niego con essuno. I primi a chiedermene furono i Venturi che jeri incontrai per via e ai quali del resto la notizia doveva esser data. Essi ti mandano un saluto cordialissimo, e ques'oggi sono partiti alla volta di Coscilla per recarsi poi in Toscana, donde non ritorneranno se non sulla fine del mese.
     Ieri Filippi si batté in duello con un tal Matchovich, redattore della Cicala Politica per un articolo inserito in questo giornale e pieno, a quanto mi fu detto, delle più grossolane ingiurie contro di lui. Egli si condusse con molto coraggio e disinvoltura. Era stabilito che il combattimento non dovesse cessare se non per ferita che rendesse inabile l'uno dei due a continuare. Tentato indarno un colpo di pistola, si provarono di sciabola, inesperti, credo, entrambi, ma più il Filippi, al quale toccò una ferita tra il fronte e il naso, che gli tagliò un'arteria. Si dovette prontamente medicarlo, ciò che fece con abilità il Castoldi che lo assistette durante il duello: l'avversaria riportò anch'esso due ferite, benché più leggiere, al braccio. Credo che in pochi giorni il Filippi sarà guarito, giacché non ebbe neppure sentore di febbre, e la ferita, racconciata come fu tosto l'arteria, non presenta altra gravità. Spero che questa prova metterà finalmente al coperto il Filippi da altri attacchi e chiuderà la serie dei pettegolezzi sul conto suo.
     – Addio, mia buona Chiarina, addio dal cuore

P. S. I miei saluti a tutti gli amici di Clusone e in particolare a Speranza

Note



Posseduto Insv


Bibliografia
Carteggio Tenca-Maffei, a cura di Lina Jannuzzi, Milano, Casa Editrice Ceschina, tomo I, 1973, pp. 168-171