Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Clara Maffei, 27/10/1878

Data

Luogo di destinazione

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Trascrizione: S^t Agata 27 Ott 1878
Cara Clarina

Io non v'ho scritto da lungo tempo, né v'ho ringraziato della lettera pel S^t Donnino; ma, volere o non volere, questo straccio di matrimonio ci ha occupati moltissimo. Ora Maria è sposa fino dal 17, ed ora è con Lui a Venezia. Ai primi del venturo saranno di ritorno e cominceranno a percorrere questo caro sentiero della vita seminato di... rose! Sia pure per Loro così, ché io glie l'auguro di gran cuore; ed io con Peppina abbiamo fatto tutto il possibile perché sia tale. Ma chi sa! –
Peppina è andata per alcuni giorni a Cremona da Barberina, che è sempre nel medesimo stato. Andrò anch'io domani a Cremona per ricondurre Peppina, e fra non molto andremo tutti a Genova almeno per vedere se piove tanto anche là. Ah non ne posso più di questo tempo!
E voi starete a Clusone fino al 10?.. Ma là non piove?... Non potete immaginarvi come sono inquieto, stizzoso, rabbioso! Non ne so la causa, ma è così. Che tempo, che tempo! o per dir meglio, che tempi!!! Dove andremo a finire? Io non ho paura delle burrasche, ma mi spaventano i timonieri e la ciurma, quando non hanno cognizioni, né fermezza, né pratica.
Addio, mia Clarina. Scrivetemi e vogliatemi sempre bene, come io a Voi
G. Verdi