Corrispondenza

Giuseppe Verdi a Clara Maffei, 12/02/1878

Data

Data
Genova, 12 febbraio 1878

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Milano]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Due bifolii, quattro facciate scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-Mb

Trascrizione


                                                                                             Genova 12 Feb 1878
Cara Clarina

     Due giorni fà ho ricevuto una visita del Conte Somaglia, e credo doverla a voi; come credo dovere a voi la fotografia della povera sua madre che m'ha regalato, e di cui ne sono profondamente grato. Povera contessa Gina, oh non avrei creduta così vicina la morte quando la vidi la primavera passata ancora vispa, allegra, ed in abbastanza buona salute!! Povera nostra amica!... Ma adesso tutti muojono! Tutti!. Ora il Papa! Povero Papa!. Certamente io non sono per il Papa del Sillabo, ma sono per il Papa dell'amnistia, e del Benedite Gran Dio l'Italia... Senza di questo, chi sa cosa saressimo ora Noi! L'hanno accusato d'aver indietreggiato, d'aver mancato di coraggio, e di non aver saputo imbrandire la spada di Giulio II. Per fortuna! Ammettendo anche che nel 48 Egli avesse potuto scacciare gli Austriaci d'Italia cosa avressimo ora?. Un governo di Preti?... l'anarchia probabilmente, e lo smembramento!... Meglio così!. Tutto quello che ha fatto di bene e di male è riuscito ad utile del paese, ed in fondo era una buona natura, e buon Italiano; meglio di tant'altri che non gridano che Patria, Patria, e... Abbia dumque pace questo povero Papa!
     Sapete che sono stato un poco ammalato: e lo sono ancora, ma poco poco. Una leggera bronchite mi ha regalato d'una tosse asciutta, insistente, indiavolata. Passerà... almeno lo spero... Sono quindici giorni che stò quasi sempre in casa e non fò nulla di nulla.
     Dopo le morti, le guerre... o almeno si preparano!... E noi! colle nostre tendenze che io non credo alla lunga utili al paese... e con quegli uomini alla testa!... Se ne usciremo bene bisognerà proprio ringraziare la nostra buona stella, e metterci una benda agli occhi... Tanto fà; s'andrà lo stesso...
     Vi ringrazio di nuovo e vi saluto... Tutti stanno bene qui, e Peppina vi saluta. Spero da voi sentire buone notizie; e spero che mi vorrete sempre bene come io ne voglio a voi... Una buona stretta di mano e addio
                                                                                                            G. Verdi

Note



Posseduto Insv
1 fotocopia (n. 25/24)

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Giuseppe Verdi a Clara Maffei, 12/02/1878

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