Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Clara Maffei, 02/11/1877
Data
- Data
- Sant'Agata, 2 novembre 1877
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mb
Trascrizione
St Agata 2 Nov: 1877
Mia cara Clarina e perché non mi scriveste allora? Io posso capirvi ma infine o si è amici, o nol si è!... E cosa son io allora? Voi avete torto, e se non vi dico cose... cose gravi è perché vi voglio troppo bene, alla condizione però (vedete l'egoista) che voi me ne vogliate altrettanto, e che mi consideriate ora e sempre, ed in ogni circostanza un vero e sincero amico. Meno male se il danno non fù grave, ma è sempre doloroso perdere il denaro dato a persone in cui si confida... In quanto a Tenca deve esser stato ben crudele il vedersi involare, una parte del frutto delle sue fatiche così nobilmente, e con tanto ingegno guadagnato: e m'immagino con quanta fierezza avrà sopportato la disgrazia quel suo nobile carattere. Ah questi benedetti banchieri! è ben vero che quando non sono i banchieri, sono gli amici che vi gabbano!... Tanto fà... è forse meglio essere corbellati dai primi che dai secondi come lo fui io! e parecchie volte!!... Nò, non dico bugie, ma parrà più tardi che io ne abbia detto una. Nel rinunciare di far parte della Commissione per l'Esposizione di Parigi scrissi semplicemente che affari particolari e di professione m'impedivano di accettare. Hanno allargata un po' la frase e mi hanno fatto dire che, accettando, non potrei soddisfare agli impegni presi. Io non ho impegno di sorta, e quando si saprà, ecco la bugia nata e vestita. Così sapete anche che non m'occupo affatto di musica, e che dopo Cologne non ho fatto altro che fare il mestiere di Mastro Muratore. È un mestiere come un altro, che stanca, che poche volte diverte, e fa molto arrabbiare... ma intanto, la povera gente lavora: ne ha tanto bisogno!
L'appartamento di Genova è fissato, ed ora vi lavorano. Peppina stà bene e vi dice molte cose. Tutti di casa grandi e piccoli sono allegri come pesci! Io non stò male e vi stringo di gran cuore tutte due le mani con affetto grandissimo.
G. Verdi
Memoria per la sempre gentile e buona Signora Contessa Maffei (1877) L'appartamento di cui parlammo jeri è troppo lontano per la classe agiata dei negozianti che hanno troppi affari nel centro della città. I Forestieri abitano generalmente sugli Alberghi o in appart.ti mobiliati. I gran Signori hanno palazzi e case proprie. Noi occupiamo un appart.to del Palazzo Doria, ma un po' piccolo, e soprattutto troppo alto per gli anni che cominciano a farsi sentire. Il Signor Chiarella, che abita ora l'appartamento en question, lo lascerà nel prossimo agosto e ci fu detto, che se si trattasse di Verdi, avrebbero continuato a lasciarlo al prezzo attuale, cioè a L. 3.000 annue. Noto en passant, che ora gli appartamenti a Genova hanno subito un ribasso. Malgrado ciò quando Verdi domandò l'appartamento gli fu detto, che vi era un aumento di L. 500 e come se ne mostrò una certa sorpresa, risposero che l'ordine veniva da Roma, dopo che un Ingegnere od Architetto dei Doria mandato a Genova, n'ebbe data relazione. Nonostante fu visitato l'appartamento, il quale manca di cammini, e bisognerebbe aggiungerne se non si vuol soffrire il freddo, come fanno i Genovesi in generale che, col pretesto del clima dolce, soffiano sempre sulle dita per riscaldarsele. Vi è una scala interna di servizio, che è un vero rompicollo!!.. Dicono che è impossibile rimediarvi. Ammettendo questa impossibilita, bisogna farvi almeno una macchina, torno o trappe, per far discendere le pietanze nella sala da pranzo. Non parlo di certi Gabinetti indispensabili che lasciano molto a desiderare per numero, luce, aria e comodità. Domandato al Gran Mastro (non dell'Ordine dei Templari) ma Mastro Muratore del Palazzo Doria, quanto vorrebbe per far i cammini, etc., ne domandò un prezzo tanto esorbitante da lasciar a bocca aperta!! Ora si domanda se e quali facilitazioni potrebbero fare, perché si possa venir ad accordi, per cambiar l'appartamento che occupiamo, con quello che ora resterà libero. Qual prezzo d'affitto? Quali riparazioni acconsentirebbero a fare? Nelle trattative si dovrebbe calcolare le spese di riparazione a carico del Proprietario, al quale forse sarebbero fatti dei prezzi più miti, di quelli che furono fatti a noi. Nel caso di accordo, saressimo disposti ad entrare in possesso dell'app. appena le riparazioni fossero eseguite. Queste si potrebbero cominciare anche in agosto.
Note
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Posseduto Insv
1 fotocopia (n. 25/23)
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Giuseppe Verdi a Clara Maffei, 02/11/1877
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