Un monte di belle cose vorrei dirvi se avessi il tempo un po' più largo di quello che non ho; ma tenete per questa volta valida l'intenzione riserbandomi a scrivervi più tardi una letterona di una ventina di pagine!! Via non lo credete? Vedrete!
Siamo qui tutti da otto giorni circa, e vorrei già essere partito. Ho avuto per un istante l'idea di andare per qualche tempo a Roma, ma bisognerebbe andare qualche volta in Senato. No; non amo andarvi. Le cose nostre possono a parer mio (spero ingannarmi) prendere da un momento all'altro una piega così sinistra che desidero non veder da vicino.
Vi auguro salute ed ogni bene. Dite mille cose alla contessa Gina, e stringete la mano a Carcano e Tenca.
Sempre vostro, aff.
G.Verdi