Grazie mille volte grazie del suo graziosissimo biglietto, e degli augurj che le è piaciuto inviarci. La Peppina pure ne è stata sensibilissima e m'incarica dirle mille e mille cose. E quando mi rimprovero le storditaggini, e le mie mancanze non posso a meno di non ammirare la sua bontà, e la sua costante amicizia per questo povero orso di Busseto.
Non m'occupo di nulla, non leggo, non scrivo. Giro ne' campi da mattina a sera e cerco di guarire, finora inutilmente, dal mal di stomaco che i Vespri m'han lasciato. Maledettissime opere!
Addio addio. Mi voglia bene sempre e di gran cuore le stringo le mani
L'aff.
G. Verdi