Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Antonio Ghislanzoni, 28/12/1870
Data
- Data
- Ganova, 28 dicembre 1870
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Mariaga]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, due facciate scritte e otto righe.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- US-NYpm
- Collocazione
- MFC V484.G427
Trascrizione
Genova 28 D. 1870
Eg Sg Ghislanzoni
La modificazione fatta al Finale è naturale, ma è fredda. Per es: quel “Taci d’Amonasro se si dice rapidamente, sfugge al Pubblico, se lentamente raffredda l’azione. Il Tutti “Suo padre! deve essere attaccato alle parole d’Aida padre mio!
Dopo “che dissi!” vi è qui qualche cosa di freddo. Aida non è ben in scena (con questa frase non intendo parlare della collocazione materiale degli attori) e forse non dice quello che dovrebbe dire in questo momento. –
Più dell’interrogativo del Re “Suo padre? era meglio il “sì, suo padre d’Amonasro —
In somma non abbiamo guadagnato nulla, e bisogna rifare questa piccola scena. Si tratta di una semplice collocazione di parole, ma essendo la situazione tanto importante, guai se non sono a posto, o se ve n’è qualcuna di piu! –
Si è perduta la lettera che Ella mi scrisse venti giorni fà, ma la Peppina ha ricevuto il Giro del Mondo e la ringrazia moltissimo. –
Ho ricevuto lettera dal Cairo. Scenario e vestiario dell’Aida si stanno facendo a Parigi, appena finito l’assedio l’opera si darà, ma credo che i Parigini non cederanno ancora, e che passeranno prima diverse settimane e forse qualche mese –
Mi creda sempre
Suo aff
G. Verdi
Note
- –
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 153/22)
Media



Giuseppe Verdi a Antonio Ghislanzoni, 28/12/1870
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