Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Emilia Morosini, 24/08/1846
Data
- Data
- Milano, 24 agosto 1846
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Varese]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un foglio, una facciata scritta.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Ms
- Collocazione
- Casati CA 8090
Trascrizione
Cara Sig.ra
Milano 24 Ago 1846
Quando meno se l’aspetterà io e Toccagni colla prestezza del fulmine verremo a Casbeno. Già Ella conosce l’indescrivibile prontezza ed attività nostre, specialmente quella di Toccagni. Per noi un viaggio, e sia pur lungo e disastroso, è cosa da nulla: Per noi non vi sono inciampi! Caschi il mondo; ma quando una cosa è detta è fatta! Che vuole! Iddio ci ha fatto così!...
Nulla ci è quà di nuovo, o per dir meglio io non sò nulla. Alle volte sise ne sentono di troppo, alle volte si sentemoltoniente, ed io finisco a restare questo stordito che, grazie al Cielo, sono. Ho sentito con grande piacere le buone notizie della Carolina. Assicuri, e tranquillizzi la Peppina sul mio debito, e mi saluti tanto tanto la sua famiglia e Fava. Le stringo di gran cuore le mani e mi dico
Aff.mo Amo
G. Verdi
Note
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 60/10).
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, p. 62, n. 16
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Giuseppe Verdi a Emilia Morosini, 24/08/1846
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