Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Antonio Ghislanzoni, 07/10/1870
Data
- Data
- [Sant'Agata, 7 ottobre 1870]
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Mariaga]
Tipologia
- Minuta di lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, due facciate. Nello stesso bifolio è contenuta la minuta della lettera di Verdi a Ghislanzoni dell’8 ottobre 1870.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
S.t Ag 7. Ott
C. Ghislanzoni
Ricevo in questo momento la sua poesia. Non avrei tempo parlarle ora del Duetto secondo chéa dirle se debbo direa parer mio è riuscito di gran lunga inferiore all’altro fra padre e figlia. Non intendo (sia detto una volta per sempre) parlare dei versi che sono sempre buonissimi, ma della situazione della scena et. et.... Gli dirò pel Duetto la mia opinionepiù tardidomani intantoconcludiamobisogna concludere qualche cosa sulle prime scene.
Stà bene il Coro e Rec.vo Sacerdote: ma dopo osservo che d Aida ha troppo a fare in questo Atto, ed io leverei la Romanza che è piuttosto fredda e comune
Ridurrei così la Romanza. e Lasciereiprimi 5 versi versi del Rec Lascierei tutto il Rec. fino [...] primi 5 versidel Rec.vo
A ..................................
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Io tremo!... Se a dirmi vieni eterno addio
Del Nilo ai cupi vortici Io chiederò l’oblio...
Là in quella tomba gelida
Forse avrà pace il cor
Aggiusti poi come credepeli versi e la rima, e s’Ellacredevuol ridurreanche la quartin Recitativo anche la quartina faccia come vuole. Soltanto lasci l’idea d’annegarsi nel Nilo. —–
Non mi piace troppo che l dopo Amonasro chiami Aida. Mi parrebbe meglio che Aida volgendosiincontrasselo incontrasse.
Cielo!... È mio padre
Come pure a me non mi piace troppo la frase: Io del tuo core tutti leggo i misteri. Nella bocca di quel Re feroce e furbosarebbe credomi parrebbe meglio “Nulla sfugge al mio sguardo. ——
Quel che segue và bene, ma la fine non risponde ancora alla situazione
Forse non mi sono spiegato bene nell’altra mia lettera, ma io ho creduto dirle che quello è un momento scenicoper Aida che non bisogna trascurare. Parmi però che si possa aggiustare facilmente, svillupando un po’ più la parte d’Aida facendo dire quattro versisul quale bisogna fermarsi un po’. Bisogna svilluppare più la parte d’Aida e diminuire quella d’Amonasro s lo che, parmi, si possa fare facilmente così:
Aida Padre!... mi uccidono le tue parole...
- Nò: non son la schiava dei Faraoni
- Son tua figlia...
- Sarò degna di te... della patria...
Amon Pensa che un popolo vinto e straziato
Per te etc... Và bene il resto
S’Ella è ben penetrato della situazione d’Aida e mi fà quattro buoni versi scenici... vedrà cheriesciremmo a farene salterà fuori qualche cosa di buono e di non comune...
Procuri di mandarmi al più presto queste poche cose aggiustature onde io possa lavorare. Domani le scriverò sul Duetto che segue —
Afto Suo
G. Verdi
Note
- Già in I-BSAv.
L'autografo viaggiato è stato venduto nel 2004 presso la «Musikantiquariat Dr. Ulrich Drüner» di Stoccarda (lotto 92 nel catalogo n. 55), proveniente dalla collezione privata Hinrichsen. Nella descrizione del catalogo si dice «Eigenh. Brief m. U., St. Agata, 7. Oktober [1870], in Italienisch, an den Textdicher der Oper “Aida”, Antonio Ghislanzoni, 3 ½ S. in gr.-8vo (21×13.3 cm). ganz leicht flekkigt, sonst sehr gut erhalten. Aus der Sammlung Walter Hinrichsen». Solo la prima e la quarta facciata sono state riprodotte in facsimile.