La Peppina mi ha consegnato il Prezioso autografo, come tu lo chiami! T'assicuro che non ci voleva meno della tua parola per credere all'esistenza di quelle lettere che ora ho sotto gli occhi in corpo ed anima. Credevo di non aver conosciuto Perotti che più tardi all'epoca del Rigoletto, e vedo e lo vedo ben chiaramente mi sono ingannato.
Ti ringrazio dunque del Prezioso autografo, che, non te lo nascondo, mi ha fatto molto piacere, perché mi trasporta ad un'epoca di attività, di agitazione, di speranze. Allora vi era tutto da fare: ora....
La Peppina ti dice un monte di belle cose ed io ti stringo le mani con tutto l'affetto.
Aff.mo G. Verdi.