Grazie della vostra cara benché cortissima lettera.
La Peppina fu tormentata fortemente dai soliti crampi allo stomaco; ma ciò non le impedì di fare una piccola corsa meco di tre giorni a Milano; e forse il piccolo strapazzo del viaggio le ha giovato. Io poi tornai ieri sera da S.t Agata per dare un'occhiata alle cose mie, e per dare le disposizioni di sospendere i lavori causa il gelo, e riprenderli quando la stagione ritorni buona.
Ho sentito anch'io che la stagione musicale al Costanzi fu brillante: nonostante questo, credo vi sarà una perdita forte per l'Impresario. È impossibile montare dei grandi spettacoli ed eseguirli musicalmente bene senza una sovvenzione governativa. Ma parlare ora di Teatro si sente rabbrividire! Quale disastro a Vienna! Poveri infelici. Ora si stanno prendendo preoccupazioni da pertutto, ma il punto principale sarebbe di persuadere il Pubblico di esser calmo, cosa impossibile.
La Peppina vi saluta, vi ringrazia e vi fa tutti gli auguri possibili. Io mi unisco a lei di gran cuore, ed auguro a me, a voi, a Tutti che l'Anno prossimo non porti sciagure al nostro povero paese. Lo temo assai!!!
Addio Addio.