Corrispondenza

Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 05/11/1885

Data

Data
Milano, 5 novembre 1890

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Genova]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, una facciata e mezza scritte.
Sulla prima facciata in alto, impresa e intestazione a stampa della ditta G. Ricordi & C.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                                       Milano 5 Nov. 1885
Ille Maestro -

     Avrei voluto non annojarla con una mia lettera, ed invece parlarle, nella lusinga d'una prossima di Lei gita a Milano: ma non potendo più oltre aspettare, mi decido dunque a scriverle, chiedendole anticipatamente larga venia –
     L'impresa della Scala non è vero che pensi solo al ballo, come si va strombazzando: ma nelle circostanze attuali, non trova un nuovo lavoro sul quale possa impernarsi la stagione musicale – Tenendo conto però dei giusti desideri del Sindaco, di tentare anche un'opera d'un giovane maestro, mi pare perciò siasi messa d'accordo col Massa di Genova, che anch'Ella conosce: sarà quel che sarà... ma intanto l'opera di giovane maestro c'è  – Avendo la Bellincioni, darà alcune rappresentazioni della Traviata, e quindi il Corti vuol dare la Miller, che infatti è molto desiderata - Vengo a domandarle s'Ella non ha difficoltà in proposito = L'Impresa ha scritturato è vero dei giovani artisti, ma molti di essi assai promittenti: non è possibile ora pensare alle stelle donne od uomini da 5000 lire per sera: e credo bisogni proprio riescire a far saltar fuori qualche nuovo artista - Per la Miller, la Bellincioni andrà benissimo: vi sono due buoni baritoni: Pozzi ed Ardigò, de' quali mi riserberei la scelta = tenore l'Ortisi – In ogni modo artisti tutti che prima si presenteranno in altre opere – e che avrò facoltà di scartare se non piaceranno.
     S'Ella adunque, Maestro, nulla ha in contrario, combinerei col Corti, che è qui mattina e sera per avere una decisione!...
     Ed ecco datale la seccatura... e per tenerla il più corto possibile, termino di botto, non senza però prima inviare a Lei ed alla Signora Peppina i più cordiali saluti e l'attestazione della mia gratitudine
                                                                                             Dmo Suo
                                                                                                      Giulio Ricordi

Note

Già in I-BSAv.

Posseduto Insv
Fotocopia (n 131/42)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, p. 244, n. 338

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Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 05/11/1885

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