Corrispondenza

Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 09/03/1884

Data

Data
Milano, 9 marzo 1884

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Genova

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, due facciate e mezza scritte. Sulla prima facciata, in alto, impresa e intestazione a stampa del R. Stabilimento Ricordi.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                             Milano 9 Marzo 1884.
Illustre Maestro.

          S'Ella mi scrivesse che è in tutte le quintessenze delle collere con me, io dovrei dirle: Maestro!.., ha mille ragioni!... Ma che vuole!... sono stato travolto nella fiumana di un ballo in costume, che diede mia cognata Erba,  così che per una notte ho buttato via 20 anni dalle spalle!... Fra preparativi, ballo, e susseguente riposo, (perché i 20 anni ritornarono subito addosso) ho perduto quattro o cinque giorni, ed ho dovuto fare la relativa penitenza per disbrigare le lettere e gli affari accumulatisi in quel frattempo - E quando volevo scrivere a Lei, passati alcuni giorni, mi trovavo in tanta vergogna, che per mancanza di coraggio, la penna mi cadeva di mano. Ma coraggio... o no... è tempo di recitare il confiteor innanzi a Lei.. in attesa dell'Ego te absolvo!... 
          Novità, del resto, nessuna, né valeva la pena darle dettagli dell'Aida, il cui esito Ella prevedeva, ma che tuttavia fu minore di quello che davano a sperare le prove!... Peccato perché la messa in scena è davvero magnifical... Somma tutto, si diedero fino ad ora 3 rappresentazioni, con grande concorso di pubblico.
Del resto non eravi rimedio: il Ferrari, pur apprezzando le mie ragioni, non poteva fare a meno di dare Aida: né si riescì, come a Torino, col Don Carlo, a sostituire altra opera.
          Ora poi si è in grandi impicci per l'apertura del Teatro di Padova, che si vorrebbe fare con Don Carlo o con Boccanegral... crede Ella che sino ad oggi siasi riesciti a mettere assieme una compagnia?... Non sappiamo ove dar di capo!!...
          Ho visto la Sig.a d'Angeri, la quale mi disse, a conferma di quanto Ella mi scrisse, d'avere la di lei adesione pel noto Concerto, pel duetto Aida ed aria Don Carlo.
          Naturalmente alla prima richiesta, rifiutai, a norma dello stabilito nei contratti: ma la di Lei adesione taglia.., la testa al toro, e quindi avvertii la Siga D'Angeri che i pezzi sarebbero a sua disposizione.
          La mia salute è abbastanza buona, e dopo l'ultima poco piacevole... fioritura, sono ritornato allo stato normale. Trovo vantaggio in qualche lunga passeggiata, perché abbandonando tramway o vettura, vado sovente alla fabbrica, pedibus calcantibus.
          Ella, Maestro, mi farà poi un vero regalo dandomi notizie sue e della sua salute, ben inteso che queste devono essere eccellenti, ottime, come quelle che pure si desiderano, della Signora Peppina.
          Ad entrambi poi i più devoti ed affettuosi saluti dal
                                                            di Lei riconocentissmo
                                                                                                 Giulio Ricordi
P.S.
Si compiaccia leggere l'acclusa
vedrà di che si tratta: renderà
felice un carissimo e bravo
gentiluomo –

Note

Già in I-BSAv.

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 131/4)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 186-187, n. 240

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Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 09/03/1884

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