Corrispondenza
Giuseppe Verdi a Giulio Ricordi, 05/02/1889
Data
- Data
- Genova, 5 febbraio 1889
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- Milano
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, una facciata e tre quarti scritte, con busta affrancata (20 cent.)
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAc
Indirizzo (busta)
- Comm: Giulio Ricordi / Stab: Musicale / Milano
Timbri postali
- MILANO / 6 / [1-89] / [...]
Trascrizione
Gen 5 Feb; 1889
C. Giulio
Troppo lodativo ma bellissimo quell'Articolo!
Troppo coi guanti; ... ma forse non si poteva fare che così!
Grazie grazie!... Oh se si potesse stare un po' quieti!... Figuratevi!... anche gli studentifvogliono prendere parte a questo Giub:... e minacciano d'invitare le altre Università a fare altrettanto!... Più un'altro matto propone di battezzare una contrada col nome di... (non oso dirlo)... ma a questo ho riparato, mandando subito dal Sindaco che m'ha promesso di rigettare la proposta caso mai venisse fatta. Ora sono un po' più tranquillo nella speranza che tutto venga assopito; e preparato già a buscarmi dell'orso e dell'ingrato! – –
Ricevo ora il vostro telegr. e sono ben contento che l'effetto abbia migliorato. Non stancatevi di provare in questo modo, ché qualche cosa di meglio dovrà saltar fuori. E Oxilia? M'allarma un po'! sono brutti questi indizj! Dovreste un po' pensarci bene. — E non si potrebbe aver De Negri Sarebbe un Colpo Maestro, e sarebbe un successo sicuro, sicurissimo. Non ho parlato con nissuno, sia intelligente, od orecchiante che non mi abbianolodato all'entusiasmo questo tenore; ora dopo questa ripresa non dicono più "Tamagno sarà primo, ma questo non è secondo... ora dicono invece "Superiore a tutti! Vi sarà forse un po' d'esagerazione ma vi deve essere qualche cosa di molto bene. E quel pazzo di Tamagno viene quì a fare una recita straordinariadopoappena 48 ore dopo!! Bisogna essere o matti, o schifosamente avidi et. Italiani di dire "Io, Io farò sentire come si deve eseguire Otello! Ciò lo rende antipatico, e troverà il pubblico molto severo. Certo che avrà i suoi effetti nelle 4 battute di sortita, nell'Addio, ed in qualche altro effetto di voce: ma anche De Negri era applaudito nella sortita; ripeteva l'Addio, ripeteva anche il giuramento finale del 2° Atto, e non per merito certo dei due infelicissimi Jago: più era ammiratissimo nel parlante del terz'Atto col discanto dei Violini e diceva divinamente il Duetto del Primo Atto (Tamagno nò) e l'ultimo Atto... Son ben curioso di vedere; cioè di sentire quale sarà il successo! —
Ancora una lettera lunga! —
Add add
Aff.
G. Verdi
P.S: Ho scritto più male del solito.
Scusate! Rimando l'articolo...
Tenete la somma pel momento ne riparleremo ————
Note
- Timbri della Biblioteca Palatina di Parma sull'originale.
Sul recto della busta, di altra mano: «10».
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 150/20)
Media




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