Corrispondenza

Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 28/04/1887

Data

Data
Milano, 28 aprile 1887

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Genova]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, tre facciate e sette righe scritte.
Sulla prima facciata, impresa e intestazione a stampa del R. Stabilimento Ricordi.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                                    Milano, 28 Aprile 87.
Illustre Maestro –

          Stamane assieme alla stimata sua, ricevo lettera di Muzio, colla quale mi annuncia che va a Roma, e che sarebbe rimasto stassera alcune ore a Genova. Come le telegrafai, se l’avessi saputo in tempo, avrei fatto una corsa costì, per vedere se si possono riannodare alcune trattative con Maurel: le scrissi ch’esso all’Impresa di Napoli aveva chiesto 4000 franchi per sera: e che tale cifra era assolutamente inabordabile: pel che non si erano più seguite le trattative – Ora però è necessario che queste trattative sieno riprese: ma poi si va incontro ad un altro guajo: ed è che con Maurel per l’Otello, non si troveranno pel San Carlo altri buoni baritoni che vogliano accettare, rimanendo esclusi dall’Otello! mentre è cosa che preme, perché nel progetto, ora anche approvato dal Municipio, v’è anche il Don Carlo! – Io ho telegrafato al Marino Villani perché si rechi subito a Roma, ove colla presenza del Muzio, potrà forse concretare meglio ogni cosa – e scrivo allo stesso Muzio in proposito.
          Ella ha perfettamente ragione circa a Parigi!!... e se si fosse potuto impedire, gran bella cosa: per combinazione poi jersera stesso, leggendo il Caffè vi trovai fra i quesiti legali, proprio uno che tratta di caso consimile: glie l’ho spedito – Secondo Ella ha giustamente consigliato, ho risposto.
​​​​​​​          Non ho bisogno, Maestro, di dirle con quale deferenza ed ossequio, segua i di Lei consigli!!.. per bacco, questo non è solo cosa di dovere, ma di cuore, e di convinzione... ed è con gioja che si ascoltano le di Lei parole – Ma davvero, questa della Pantaleoni a Brescia mi stringe un poco la gola!!... Uno solo sarebbe il mio desiderio... ed è ch’Ella potesse udire la Gabbi: sono certo, certissimo che anche Verdi sarebbe del mio parere: e cioè che non vi sono confronti possibili! – I diffetti ch’Ella mi accenna, se esistono, sono in grado minimo – e si può confrontare una, coll’altra Desdemona, quando a Roma apparvero adrittura pezzi nuovi i due duetti con Otello, il quartetto, il finale III°?... E quando si pensa che la Gabbi dovette studiare la parte da sola, andare in scena con una prova e mezzo d’orchestra, davvero non si può avere miglior prova del valore di una artista: nell’azione, non è per nulla inferiore alla Pantaleoni, col vantaggio di una bella, simpatica ed intonata voce – Dissi più sopra che mi duole assai Ella non possa udire la Gabbi, perché mi rammento tutte le dicerie sparse sul conto di Maurel, e ch’Ella tagliò corto, andando ad udirlo – Se anche la Pantaleoni sarà rimessa in salute, stonerà sempre, come più o meno ha sempre fatto: tremo all’idea dei duetti col tenore, non essendovi poi Tamagno, per stare in riga!... Ed a proposito del tenore l’Oxilia uno di questi giorni mi farà sentire tutta la parte, e Le darò subito notizie – Certo ... non parliamo di Tamagno ... ma fra i giovani l’Oxilia è forse il solo su cui si possa fare un certo calcolo: tutti gli altri hanno voci da Zanzara!...
​​​​​​​          Intanto dallo stesso Muzio potrà avere esatte informazioni della Gabbi, potendo esso fare un esatto confronto = ed aspetterò quindi la di lei decisione, per regolarmi di conformità –
​​​​​​​          I Corti hanno rinunciato all’Impresa della Scala, e fu pubblicato il concorso per 4 anni: ma non credo che veramente vogliano lasciar andare il teatro in altre mani!... non mi stupirei che all’ultimo momento saltassero ancora fuori, benché la cessione di parecchi artisti fra i loro scritturati, renda poi assai più difficile la posizione – Non dubiti, Maestro, quanto all’Otello: ai Corti già da molto tempo fa dissi che non era cosa da discutersi nemmeno!!!...
​​​​​​​          Del resto, dell’Otello fioccano e rifioccano domande da ogni parte: Modena, Ancona, Parma, Palermo! ma dove si prendono gli esecutori?... è proprio il caso di esclamare con Otello: “Miseria mia”!! Perciò di questi progetti non glie ne parlo neppure.
​​​​​​​          Mia moglie ebbe dalla Siga Stolz le buone nuove della Siga Peppina, accolte da noi con vera gioja – Rimangono ancora qualche tempo a Genova?... se appena, appena fosse possibile, sarebbe nostra intenzione fare una rapida corsa, per salutarli prima che si rechino a Sta Agata: ma è un po’ un progetto nelle nuvole; non sapendo se mi sarà dato di attuarlo.
          E per oggi faccio punto... che davvero mi pare che basti, e sia il miglior modo di finire quello di ripetermi con tutta riconoscenza e devozione
                                                                                                         di Lei Aff
                                                                                                      Giulio Ricordi

Note

Già in I-BSAv.

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 155/53)

Bibliografia
Carteggio Verdi-Ricordi 1886-1888, a cura di G. Carrara Verdi, F. Cella, M. Conati, G. De Van, P. Petrobelli, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2010, pp. 196-197.

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Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 28/04/1887

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