Corrispondenza

Opprandino Arrivabene a Giuseppe Verdi, 02/02/1865

Data

Luogo di destinazione

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Trascrizione: Caro Verdi!

Ho ricevuto la tua epistola cremonese, e tu avrai già ricevuta la mia torinese, e così io ho ricevuto da te una specie di inconsapevole risposta e la cosa medesima è accaduta a te. I begli ingegni s'incontrano diceva un tale che vedeva uno il quale sdrucciolando dava de la testa in un albero.
Tu mi dicesti di cercare qualche fotografia un poco scollacciata pel Sig^r Antonio, ma la prima e brutta che trovai ti parve troppo poca cosa per l'umore di quel galantuomo. Dopo molte ricerche rese difficili per le proibizioni, ho potuto comprarne una decina delle quali mando quì dentro le quattro più modeste. Potremo poi di quì mandare le altre, come io mando queste quà dentro ben chiuse... ma di questo parleremo poi. Così e perché te ne ho già scritto, e perché potremo parlarne insieme io tralascio di dirti altro intorno ai lutti di lunedì. V'ha chi dice che mercoledì prossimo, in occasione d0un ballo che si darà dal ministro di Francia, vi saranno altri disordini. Anche di questo saprai meglio quando verrai, perché sarà più probabile prendere il vero allora. Ho avvisato il locandiere della tua venuta, ma duolmi che la tua fermata sia brevissima. Per ora non ho altro da dirti: mille cose alla Signora Peppina e sta sano.
O.......
Di Torino
addì 2 del febbraio 1865.