Corrispondenza

Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 29/12/1869

Data topica

Data topica
Firenze

Data

Data
29.[12.1869]; 29 ["1869" a matita di altra mano]
Note alla data/Motivazione della cronologia
Desumibile dal contenuto.

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
Genova

Tipologia

lettera

Descrizione fisica

Quattro pagine

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-BSAv

Timbri postali


Trascrizione

Prima che arrivi il nuovo anno voglio ricordar me alla vostra memoria ed alla sr.a Peppina augurandovi e di gran cuore salute a lunghi anni di vita, ché del resto non saprei qual altro bene potessi desiderarvi che già non possediate. Io ho passato otto giorni in letto preso all’improvviso da un malore ad una gamba che mi impediva di reggermi; ora sto bene e sono immerso, e dire sommerso, dalle leggi, dai regolamenti e altre tali amenità da mattina a sera. Voglio sperare che all’aprirsi della primavera potrò prendermi qualche giorno, e venire a Genova, e starvi un quarant’ore buone. – Non vi parlerò delle notizie di governo. Il nuovo ministero studia qualche cosa di simile del trovato Grimelli di Modena, cioè l’arte di fare il vino senza uva. Vedremo dove approderemo. – Alla Pergola ha incontrato la Giovanna del Petrella; e vi hanno due o tre cose buone e di effetto; ma (scusate ad un profano) non mi pare che l’opera abbia un carattere proprio, e presenti un complesso coordinato e con un tipo proprio. L’esecuzione è abbastanza buona. Si da per certo che si farà il Machbet, la prima donna è la sr. Giovannoni. Dite al Corticelli che se ha occasione di scrivere alla Ristori le rammenti che a voler rappresentare le parti da giovane quando si è vecchia è proprio rendersi volontariamente ridicoli: e questo accade alla sr . Adelaide che ha il cuore di rappresentare la Donna Bizzarra del Goldoni coi suoi 45 anni, e forse dico poco. Del resto il pubblico la ricambia di egual moneta poiché il teatro mi dicono, e ieri sera l’ho visto io stesso, è quasi vuoto. Non so quale altro argomento toccare per stare un po’ ancora con voi, e però faccio punto, e vi do una stretta di mano di tutto cuore. Vos. aff. Piroli

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Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 29/12/1869

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