Corrispondenza
Antonio Ghislanzoni a Giulio Ricordi, [13-14/01/1872]
Data
- Data
- [Lecco, 13-14 gennaio 1872]
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Due fogli. Sulla prima facciata del primo foglio, in alto a sinistra, di altra mano, a lapis rosso: «53)». Sulla seconda facciata del secondo foglio, di altra mano, a penna: ««Gennajo 1872 / Ghislanzoni».
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mr
- Collocazione
- LLET007971
Trascrizione
Caro signor Giulio:
Per rendere in qualche modo verosimile l’apparizione di Aida nel sotteraneo, io le farei dire:
Presago il core della tua condanna,
In questa tomba che per te si apriva
Io penetrai furtiva...
E quì, lontana da ogni umano sguardo,
Nelle tue braccia desiai morire.
Mi pare che così tutto sarebbe giustificato. Aida, dopo che i sacerdoti ebbero tolta la pietra del sotteraneo,unha trovato un momento favorevole per penetrarvi furtivamente e precedere l’amante. Che dirà Verdi? – Se i versi sono di troppo, si potrebbe anche dire
Presago il core della tua condanna,
Quì pel varco a te schiuso io ti precessi,
E quì lontana da ogni umano sguardo
Nelle tue braccia desiai morire.
A questo modo sarà tolto anche il verso
Quì da tre dì ti attendo…
e sarà bene – poiché se la determinazione del tempo non è bella edarende la situazione più inverosimile, poco mi piacerebbe anche il verso che si potrebbe sostituire:
Quì da piùtidì ti attendo.
Ma io spero che Verdi troverà buona o l’unado l’altra delle due versioni che ho messe più sopra. Quanto ai due versi
S’intrecci il mirto al lauro
Sul crin dei vincitori
io li muterei francamente in:
Si intrecci il loto al lauro
Sul crin dei vincitor...
Ripudiare il loto perché a noi suona male, mi pare pregiudiziomiIn ogni modo, i giornalisti, l che amano il loto e vivono in quello, saranno paghi.Si potrebbe anche direBadi di mutare il verso, non solamente nel primo coro del secondo atto, ma anche a pag. 29 e a pagina 30.
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Ho dovuto lasciare Milano perché ho la moglie malata. Del resto, io le aveva scritto che non sarei rimasto che due o tre giorni per far visita a Verdi. Martedì tornerò, e se il diavolo non mi frastorna, rimarrò fino all’andata in scena dell’Aida.
Godo che la sottoscrizione pel ritratto sia andata bene – solamente mi duole di non aver potuto prendervi parte col mio obolo. Io non arrivo mai in tempo! Saluti tanto il maestro e la di lui signora – ed ella accolga una stretta di mano Di Lei –
A. Ghislanzoni
Note
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Posseduto Insv
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