Corrispondenza
Antonio Ghislanzoni a Giulio Ricordi, [12-20/10/1871]
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Milano]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio (21,1×13,7 cm), quattro facciate scritte. Sulla prima facciata, in alto a destra, di altra mano, a lapis rosso: «186)».
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-Mr
- Collocazione
- LLET008105
Trascrizione
Caro sig. Giulio:
Le rimando le bozze dell’Aida. L’idea di stampare il libretto senzale solitemarcare le accidentalità della forma lirica, è venuta a me e non al Verdi. Mi pare che non faccia cattivo effetto, ma in alcuni punti (laddove ho messo il segno –- è assolutamente necessario distaccare la strofa dal recitativo lasciando una linea in bianco. Ciò servirà a secondare la pausa o transazione musicale e a meglio chiarire gli intenti del maestro. Lasciando le cose come stanno, si ingenerebbe necessariamente nello spirito del lettore una confusione di idee che bisogna evitare. Faccia dunque a mio modo – nei due o tre punti da me indicatiindichilasci un intervallo e tutto andrà per lo meglio.
Le spedisco il libretto della Reginella corretto e amplificato. A suo tempo mi mandi le bozze. Vorrei anche rivedere l’Aida impaginata.
Per tirare innanzi un po rapidamente colla Rivista minima, ho pensato di dare nel prossimo fascicolo che dovrà uscir sabbato, un riassunto dell’opera di BragailCaligola. L’altro jeri ho sentito al pianoforte la musica. Ella sa quanto io soglia essere riserbato nell’esprimere del mio giudizio sulle opere a cui ho prestato la poesia, ma questa volta non posso ritenermi dal dirle che nel Caligola ho trovatodtre pezzi che mi hanno entusiasmato. Braga in quest’opera mi si è rivelato sotto un aspetto affatto nuovo. Veda anche lei di sentirla. Altro che Reginella!... Vi èinil finale dell’atto primo che è un vero quadro di Michelangelo. M’ha Ella mai udito parlare in tal guisa di alcuna di maestro non ancora illustre?
La saluto e mi dico
Di Lei aff.
A. Ghislanzoni
Note
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Posseduto Insv
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