Corrispondenza

Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppina Strepponi, 11/11/1881

Data

Data
Firenze, 11 novembre 1881

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Genova]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, quattro facciate scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


Carissima Signora,
                                                                                    Firenze 11 novembre 1881
                                                                                                 Hotel d’Angleterre

Ella sarà sorpresa di sapermi qui: mi trovo da pochi giorni in questa ridente città, dove trovai il sole che già da tempo non si lasciava vedere a Milano avvolti com’eravamo da una fitta nebbia – Ho qui accompagnato il mio Cencino, il quale farà l’anno preparatorio per entrare l’anno venturo all’Istituto di Scienze Sociali avendo egli in animo di seguire la carriera diplomatica. Purché egli voglia studiare, la via gli si prepara bellissima, perché avrà egregi professori, che gli dimostrano già molta simpatia, l’ho presentato a varj amici che lo riceveranno nella loro casa, poi il soggiorno gli aggrada.
     Ho naturalmente con me la mia fida compagna Annetta, e approfitteremo dell’occasione per rivedere tante belle cose che dopo tant’anni mi sembrano ancora più sorprendenti.   
     È strano che mentre io non fui mai giovane di carattere quando ne avevo l’età, ora non mi sento invecchiata di fronte alle bellezze dell’arte e della natura, anzi m’inquieto vedendo i giovani star freddi, senza ammirazione e quasi vergognosi di dover lodare le opere più meravigliose!
     Ritengo che la cara Sigra Stolz le avrà trasmesso la commissione affidatami dal pittore Mantegazza: io incontrai quella simpatica Signora all’Esposizione dov’ero andata un giorno per togliermi alla profonda tristezza che mi lasciò la perdita del povero Fava – essa pure me ne parlò con vivo rincrescimento e mi disse come anche a S. Agata la morte di quell’eccellente amico abbia prodotto profonda impressione. Ella avrà certamente letto le belle parole che il Dottor Verga pronunziò sulla tomba di quel brav’uomo – e ora il Prof re Stoppani ne scriverà la biografia, che le farò certamente avere quando escirà nella Rassegna Nazionale.
     Povero Fava! Quanto ci manca e quante volte sono sul punti di andargli a chiedere qualche consiglio, o qualche spiegazione, non ci par vedo di non rivederlo più quaggiù!
     Non so precisare quanti giorni noi ci tratterremo ancora qui, ma spero di essere a Milano all’epoca del loro passaggio per Genova, che non dovrebbe essere prima del 30 corrte. Mi rincrescerebbe tanto di perdere la loro visita.
     Se ella ha letto nell’Illustrazione italiana la visita a Verdi della Sig ra Pigorini, sono certa che le avrà prodotto lo stesso effetto che fece a noi: il momento più bello della visita fu certo quello in cui il Maestro aprì la portiera della carrozza – non è vero?
     Annetta fa dire a lei e a Verdi tante cose cordiali – lo saluti tanto tanto da parte mia, e riceva una affsa stretta di mano dalla sua sincera amica
                                                                  Giuseppina Negroni Prati Morosini

Note




Posseduto Insv


Bibliografia
 Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 133-134, n. 83