Corrispondenza
Giuseppina Negroni Prati Morosini a Giuseppina Strepponi, 16/04/1883
Data
- Data
- Milano, 16 aprile 1883
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Genova]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifoli, quattro facciate scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Milano 16 aprile
1883
Cara Sig.ra Peppina,
E aspetta, e aspetta, e quei benedetti Verdi non vogliono proprio più venire a Milano! Ma sa, cara Sigra Peppina che è un anno che non ci vediamo? È proprio un po’ troppo, e vorrei sperare che passato che sia il freddo che ancora si fa sentire, essi ci facciano qui una visita – ma vorrei non tardassero troppo, ché per il 25 io devo trovarmi a Vezia, e credo che vi ci fermeremo qualche mese –
Ella ha ragione di pensare che Annetta ed io aspiriamo sempre a quella tale vita che sarà il complemento di ciò che appena sentiamo abbozzato quaggiù, ma non creda che siamo sante, né, almeno per parte mia, mi senta tanto sicura d’andar dritta alla meta: ho anch’io molti conti da aggiustare con Colui che scruta i cuori, e pur fidando nell’immensa sua misericordia, cerco, accettando con rassegnazione le croci ch’Egli mi manda, di cancellare in parte i miei grossi debiti –
Va bene così? Vede dunque che noi ci troviamo press’a poco al medesimo livello, e anche qui ci troviamo d’accordo – Ora a Vezia ricomincieremo la nostra vita tranquilla e simpatica, finché nella stagione calda verranno poi a passare qualche tempo con noi le mie figlie colla famiglia e lo studente di diplomazia –
Quanto a Giannino è legato al suo servizio militare, alquanto pesante, e la bella sposina mi regalerà un bambino nel Settembre –
Qui si dice che Verdi verrà a Milano per udire Morel nel Rigoletto – io crederei che quella non sarà la ragione che lo farà muovere – Sono cominciati i Concerti orchestrali alla Scala: ho udito sabato la prova, ché al bujo, in platea quasi vuota, posso azzardarmi ad andare – Si eseguì la 7ma Sinfonia di Beethoven, che non conoscevo, e che ha un andante (che è segnato allegretto) veramente stupendo – poi la Sinfonia Schiller di Meyerbeer – quella del Saul di Rossi – molto rumorosa, e mi pare e slegata, senza unità di concetto, e poco nuova – dei Ballabili ungheresi di Brahms assai graziosi, e per ultimo la Sinfonia della Forza del destino – Il famoso Planté fece furore al Conservatorio, e mi si dice che dopo Liszt non si udì più un concertista di tanto merito – egli fu causa innocente d’un duello fra il Mo Andreoli e il Sig Aldo Noseda , bel giovane che fu alquanto compromesso nella sua avvenenza, avendo ricevuto una ferita sulla fronte.
Annetta vuol essere loro ricordata, e nella speranza di vederli prima della nostra partenza, mi dico
sua sincera amica
Giuseppina Negroni Prati
Morosini
Una stretta di mano a Verdi
Note
- Già in I-BSAv
Posseduto Insv
–
Bibliografia
Carteggio Verdi-Morosini, a cura di Pietro Montorfani, apparati critici di Giuseppe Martini e Pietro Montorfani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2013, pp. 157-158, n. 106-107