Corrispondenza
Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 07/06/1885
Data topica
- Data topica
- Roma
Data
- Data
- Roma 7 giugno [1885]
Tipologia
- lettera
Descrizione fisica
-
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-BSAv
Timbri postali
-
Trascrizione
- Privo di notizie vostre da più mesi vi scrivo per averle da voi direttamente. Ritengo che siano buone sì di voi che della sr. Peppina. Ho udito da Francesco Carrara che la bambina di vostra nipote è stata malata, spero si sarà ristabilita, e tosto voi tutti da una penosa preoccupazione. In questi mesi passati sono stato colpito da una nuova disgrazia, la morte di mio genero Sansoni che ha lasciato l’Albertina con un bambino natogli tre mesi innanzi, dopo tanti anni di sterilità. Non ve ne scrissi riservandomi di farlo alla prima occasione. La mia salute in media posso dire è buona. Del rimanente bisogna pure contentarci. Alle vecchie macchine in ferro si provvede col rifar a nuovo i pezzi guasti, ma ai corpi vivi non si può – Non so se l’agitazione agraria siasi fatta viva anche in queste parti. Il giornale la Provincia aveva iniziata la pubblicazione di articoli nei quali si dava in voi l’esempio di come i proprietari dovrebbero regolarsi coi contadini, ma non hanno avuto seguito – almeno a tutto ieri – Delle cose nostre (dico le pubbliche) non v’è nulla che valga la pena di occuparsene. Il Senato è un corpo senza vita, la Camera è una baraonda che il vecchio guida con vecchie arti, ma non può durare più a lungo, vedremo! Addio car.mo Verdi salutate per me e con tutto l’affetto la Peppina, e speriamo di vederci presto. Vos. aff. Pirol
Note
- sul retro operazioni aritmetiche di mano di Verdi
Media


Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 07/06/1885
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