Corrispondenza
Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 30/05/1872
Data topica
- Data topica
- Roma
Data
- Data
- 30 Maggio ["1873" a matita di altra mano] [1872?]
Tipologia
- lettera
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-BSAv
Trascrizione
- Non ho potuto prendere quarantotto ore alle mie occupazioni d’ufficio per andare a Parma ad udire l’Aida; quando sperava di poterlo una commissione della Camera mi ha obbligato a recarmi a Livorno, come presidente della Giunta d’inchiesta parlamentare per la elezione di Lari, e precisamente negli ultimi giorni delle rappresentazioni di quell’opera . Il pensiero di non essere andato a Parma in questa occasione mi turba come un rimorso. Se Dio e Jacovacci faranno che nell’autunno si possa udire in Roma mi rifarò ad usura. Ho detto Dio e Jacovacci, ma dovevo limitarmi a far voti che voi possiate assentire, perché ho saputo dal Luccardi che pendono trattative, e che il a Jacovacci promette molto. E poiché ho nominato il Luccardi, che vi è amicissimo e parla sempre di voi colla più grande affezione, vi dirò che sono sulla via di concludere il matrimonio di mia figlia Marietta col pittore Vanutelli cognato del Luccardi, il quale venne a farmene la domanda e fu in quella occasione che b ebbi a fare la conoscenza del bravo Luccardi, il quale forse verrà a S. Agata con me nel settembre.
Ora vengo ad altro; quando mi manifestaste la intenzione d’impiegare una somma in fondi stabili pregai l’ingegnere Monica di Parma d’inviarmi all’occorrenza se si presentavano affari a cui poteste accedere. Ora mi scrive che a Noceto, a circa due miglia dalla Stazione di Castelguelfo, vi ha un grosso podere vendibile. Siete sempre nella stessa disposizione? Volete indicazioni precise? Se sì scrivetemi.
Ricordate la mia amicizia alla S. Peppina, salutatemi il Corticelli e abbiatemi con antico affetto vostr . a. Piroli
Note
- dato l'argomento, la lettera sembra databile al 1872 carta "CAMERA DEI DEPUTATI"
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Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 30/05/1872
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