Corrispondenza

Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 21/06/1876

Data

Data
[Roma], 21 giugno [1876]

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Sant'Agata]

Tipologia

Lettera

Descrizione fisica

Un bifolio, due facciate e mezza scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


                                                                                                           21 Giugno
Carmo Verdi

Ho lasciato Parma ieri alle 3 pomeridiane, e mi si trasmette qui, dal Campolonghi il vostro telegramma che mi avvisa l’errore di trasmissione della lettera. Sono uno stordito – e di fatti trovo tra le mie carte la lettera che era per voi. Ricorderete certo che vi scrissi a Parigi come si desiderasse dal Sin daco di Parma che io mi associassi alla deputazione che doveva presentarvi la Medaglia decretata dal Municipio di Parma, io risposi che ben volentieri avrei aderito a quel desiderio, e tanto più che mi offriva occasione di stringervi la mano al vostro ritorno. Ma udii più nulla fino al giorno 15 in cui un telegramma di Dalla-Rosa mi chiamò d’urgenza a Parma per fare quella presentazione, partii da Roma, e giunto a Parma lessi che non eravate ancora tornato. Dovendomi restituire a Roma immacabilmente per il 21 telegrafai a Corticelli per sapere quando sareste di ritorno, e seppi che era pel 18; lo avvisai della nostra venuta a S. Agata, ma un suo telegramma mi annunziò che eravate tornato in non buone condizioni di salute. Quindi la necessità di ritardare la nostra missione, quindi per me l’assoluta impossibilità di parteciparvi dovendomi ritornare a Roma. Allora sconsiliai il Sindaco dall’insistere nel progetto di una deputazione ad hoc; presi sopra di me la responsabilità del mutamento, e fu deciso di spedirvela col mezzo di un inviato che la porterebbe al Carrara, e lo pregherebbe di farne qui la presentazione. Ecco in somma il tenore della lettera che vi scriveva per sca gionare gli amici nostri dall’avere avere rinunziato all’idea di una speciale rappresentanza. In più e più prima della partenza mia per Roma ebbi un telgramma di Corticelli che mi annunziava diminuita la indisposizione vo stra, e dirò ne ebbi piacere grande, ma tenni per me la mostra e lasciai che la cosa avesse il corso suo nel modo sopra accennato. La mia lettera vi pregava ancora di farmi leggere vostre nuove costà; le ho avute dal Corticelli ma spero rilevarle anche da voi. Ho udito due sere la vostra Messa, ma da parte dei cantanti (compresi i Cori) mi è sembrata molto al di sotto dell’esecuzione di Venezia. Salutate la sr. Peppina, conservatemi la vostra benevolenza e abbiatemi vos. aff.
                                                                                                           a Piroli

Note

Datazione corretta stabilita da Carteggio Verdi-Piroli, v. sotto.

Posseduto Insv


Bibliografia
Carteggio Verdi-Piroli, a cura di Giuseppe Martini, Ed. nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani, Parma, Istituto nazionale di studi verdiani, 2017, I, n. 392, p. 485

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Giuseppe Piroli a Giuseppe Verdi, 21/06/1876

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