Corrispondenza

Memoria sul caso Benoit, 09/1890

Data

Data
s.d.

Luogo di destinazione

Luogo di destinazione
[Milano]

Tipologia

Documento

Descrizione fisica

Un bifolio, due pagine e dieci righe scritte.

Ubicazione presso il soggetto conservatore

Ubicazione
I-PAas

Trascrizione


Rincresce di dovere ancora recare disturbo al Sigr Maestro Verdi per l'affare del Trovatore; ma – dopo le informazioni assunte a Parigi – restano a chiarirsi diversi punti sui quali l'illustre Maestro potrà forse favorire spiegazioni.

In seguito al nostro sgraziato processo, Benoit si pretese proprietario di tutti i diritti sul libretto francese del Trovatore; questi diritti erano finora goduti da Pacini, il quale – chiamato a giustificarsi – produsse lettere del M° Verdi, provanti come quest'ultimo glieli avesse ceduti.
Benoit si rivolse allora all'illustre Maestro che – dovendo alla sua volta produrre dei documenti mandò col mezzo del Sigr M° Muzio la convenzione 15 Dicembre 1855 tra Verdi ed Escudier, e fu in seguito a questa produzione che Benoit si rivolse alla nostra Casa.
Ora sembrerebbe che questo atto 15 Dicembre 1855 non fosse una convenzione difinitiva bensì un semplice progetto mancante della firma dell'illustre Maestro. Ma – dal momento che per fu il Maestro stesso a produrre quest'atto a sua propria difesa, riuscirebbe ora  impossibile di contestarne l'autenticità.
Il dubbio che il detto atto fosse un semplice progetto sarebbe avvalorato dal fatto che il Maestro Verdi ad un dato momento regalò a Pacini i diritti sul libretto francese del Trovatore dopo avergli pagato la somma di fs. 3000. – Come però si spiegherebbe che il Maestro avendo già pagato questi diritti, li pagasse poi una seconda volta col mezzo della convenzione 15 Dicembre 1855?
Bisognerebbe che l'illustre Maestro ci procurasse le seguenti informazioni:
          se egli abbia pagato a Pacini o ad Escudier una somma per i diritti che poi regalò a Pacini.
          se fosse possibile  di trovarne la ricevuteo
          in caso diverso, se fosse possibile di far risultare dalle lettere Escudier le prove di questo pagamento.

Non riuscendo a provare l'assurdità delle pretese Benoit, la nostra Casa vorrerebbe il pericolo di dovere perdere la fornitura del materiale Trouvere in Francia, ciò che costituirebbe una perdita non indifferente.
          L'unico mezzo di difesa per noi non potendosi asserire che l'atto 15 Dicembre 1855 era un semplice progetto, visto che fu il Maestro stesso a produrlo – potrebbe essere la produzione della ricevuta dei fs. 3000. – pagati dall'illustre Maestro per i diritti sul libretto francese del Trouvere, o almeno qualche prova di tale pagamento.

Note

Il testo non è datato, né firmato. La datazione potrebbe si colloca fra settembre e ottobre 1890, probabilmente per mano dell'avvocato Alessandro Dina.
II documento risultava allegato alla lettera di Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi del 24 ottobre 180 (v. link a fianco).
Sulla riproduzione Insv, prima facciata, in alto, di mano recente: «settembre».

Posseduto Insv
Fotocopia (n. 133/28b)

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Memoria sul caso Benoit, 09/1890

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