Corrispondenza
Giulio Ricordi a Giuseppe Verdi, 03/11/1889
Data
- Data
- Milano, 3 novembre 1889
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Genova]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, due pagine e mezza scritte.
Sulla prima facciata, in alto, impresa e intestazione a stampa della ditta G. Ricordi & C.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-PAas
Trascrizione
Milano 3 Nov. 89.
Illustre Maestro
Da parecchi giorni senza loro nuove, eccomi a chiederne, desideroso di saperle ottime. Da parte mia ho varie cose a dirle, importanti ed importantissime.
Intanto l'avverto che a giorni il noto atto sarà debitamente registrato, e così ogni cosa sarà in regola. Non ho potuto prima, perché assente l'Avv. Dina, e poi il notajo Strambio, dal quale si doveva avere un altro atto da richiamare in quest'ultimo per il registro. Infine jeri sono tornati tutti e due e si sono messi d'accordo.
L'altro jeri, entrando al Caffè Cova, mi venne detto che Don Giulio Venino (lo indico questo nome per di Lei norma) annunciava ad un redattore del Pungolo che il M.° Verdi aveva acquistato un terreno fuori Porta VIttoria, per fondare un istituto musicale. Naturalmente il redattore del Pungolo mi chiese notizie, alla quale richiesta risposi saperne affatto nulla: in seguito a ciò la notizia non fu pubblicata: ma ho creduto bene di avvertirla, perché Ella mi indichi come regolarmi. Il Venino è pure mio amico, ma nulla mi disse in proposito: è celebre per le notizie à sensation, perciò le indicai il suo nome, nel caso Ella possa presumere dove mai andò a pescare tale cannonata
– Noi abbiamo un importante processo coll'editore Benoit di Parigi, che rilevò alcune proprietà Escudier = fra le quali Trouvére e Traviata = Le è noto che le nostre cessioni ad Escudier escludevano il diritto di location du materiel sempre riservato alla nostra Casa: Escudier con sotterfugi indecorosi, non rispettò i nostri contratti, e ne fece di tutti i colori, noleggiando per conto suo non solo gli spartiti, ma perfino vendendoli – Il Benoit vorrebbe continuare su questa via: chiamato in tribunale, noi abbiamo avuto piena vittoria in 1a istanza: Benoit si è appellato, e noi ci tenevamo sicuri della vittoria cnhe in appello, quando ad un tratto egli tira fuori una lettera di Verdi, colla quale, a quanto mi dicono, Escudier è autorizzato a fare les locations. Se questo sia vero, o no, non lo so, ma il nostro avvocato di Parigi, Pouillet (una celebrità) teme che ciò ne faccia soccombenti – La Faccenda è della massima importanza per noi, e ne riceveressimo un fiero colpo – Perciò devo vivamente pregarla di rammentarsi se effettivamente tale lettera fu scritta: se le fu carpita abilmente da Escudier, chissà con quali fandonie, con quali Arti subdole, il che forse potrà trovare nelle lettere Escudier- I nostri contratti con Escudier stesso non lasciano dubbi, né ebbe mai diritto di disporre del materiale in modo alcuno: s'intendono, ben inteso, sempre esclusi droits d'auteur, che nulla hanno a che fare nella presente causa.
Se non si trattasse di cosa della massima importanza,certamente non l'avrei importunato= ma non ho bisogno di aggiungere parole, sia per farle presente tutta la gravità del caso, sia per scusarmi se le arreco tale noja.
In attesa di una sua risposta, spero anche sapere che non è molto lontana la loro venuta a Milano,e ciò sarà una vera festa per noi che aspettiamo ansiosi il vivo piacere di rivederli.
Intanto cordiali, affettuosi ossequi a Lei ed alla Sig.ra Peppina dal
sempre riconoscentissimo
Giulio Ricordi
Note
- Già in I-BSAv
Posseduto Insv
Fotocopia (n. 133/2)
Media



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