Corrispondenza
Italo Pizzi a Giuseppe Verdi, 13/09/1885
Data
- Data
- Fornovo, 13 settembre 1865
Luogo di destinazione
- Luogo di destinazione
- [Genova]
Tipologia
- Lettera
Descrizione fisica
- Un bifolio, due facciate e cinque righe scritte.
Ubicazione presso il soggetto conservatore
- Ubicazione
- I-BSAv
Trascrizione
Fornovo 13 Settembre 1865
Illustre Maestro
Poiché Ella ha tanta bontà per me, avrei da chiederle un piccolo favore, persuaso ch'Ella vorrà perdonarmi l'ardire.
Come già Le dissi alcuni giorni fa quando ebbi l'onore di farle una visita, la Facoltà di Lettere e di Filosofia di Torino,con voto unanime, mi ha proposto al Ministero dell'Istruzione per il posto di Professore di lingua e letteratura persiana in quella R. Università. Io feci pure una relativa domanda al Ministero e l'avvalorai con l'attestato di sei anni d'insegnamento di Persiano all'Istituto Superiore di Firenze, col Decreto Ministeriale che mi conferiva la libera docenza, e con altri attestati. Aggiunsi ancora, come è vero, che io non intendo di proseguire nella carriera delle Biblioteche, rincrescendomi troppo d'aver lasciato l'insegnamento che è la carriera di mia spontanea elezione, dopo aver insegnato per molti anni al Collegio Maria Luigia di Parma nella 5a Ginnasiale. Il mio più vivo desiderio è ora quello di tornare all'insegnamento.
Intanto questo mio affare sta nelle mani del Ministero, e da informazioni private ho potuto sapere che c'è buona disposizione a secondare il mio desiderio e più ancora il voto della Facoltà di Torino. Tuttavia, in queste faccende, ci vogliono buone raccomandazioni, se no, tante cose, anche bene avviate, non riescono. Per questo, oso rivolgermi anche a Lei.
So che Ella è in intima relazione con il Sig. Sen. Cons. Piroli e so che una parola del Sen. Piroli è sempre ascoltata. Ora, potrei pregarla di raccomandarmi, quando che sia e senza Suo disturbo, al detto Sig. Senatore perché egli, se crede, si degni di patrocinar la mia causa presso il Ministro Coppino? Ella mi farebbe una grazia singolare. Se io avessi l'onore di conoscere il Sig. Sen. Piroli scriverei a lui direttamente, ma, non avendo questa fortuna, mi rivolgo a Lei, sapendo ch'Ella m'è amico e ha della bontà per me. Che se Ella crede di poter dire di me qualche buona parola, La prego di dirla, e quella parola non sarà certamente infruttuosa.
Domandandole scusa dell'ardire e ringraziandola, pregandola anche dei miei ossequi rispettosi alla Sua Gentile Signora, con tutto il rispetto e l'osservanza mi dichiaro
Di Lei Illustre Maestro
Dev.mo Obbl.mo
I. Pizzi
Note
- Già in I-BSAv.
Posseduto Insv
–
Media


Italo Pizzi a Giuseppe Verdi, 13/09/1885
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